Prosegue il successo del “Solo un uomo tour” di Niccolò Fabi, a pochi mesi dall’uscita dell’omonimo album. Dopo i sold out al Piper di Roma e alla Salumeria della Musica di Milano, il cantautore romano sarà giovedì 17 dicembre al Viper Theatre di Firenze, per un’altra data che si annuncia molto affollata. In molte città gli appuntamenti si articolano con una modalità inedita: prima dei concerti è prevista una serie di incontri presso le locali sedi universitarie durante i quali viene presentato un documentario al quale l’artista ha partecipato nei mesi scorsi, visitando alcuni dei luoghi dove sono in fase di attuazione alcuni progetti umanitari, in particolare in Uganda e nella regione della Karamoja. Giovedì 17 dicembre Niccolò Fabi incontrerà gli studenti fiorentini alle ore 14,30 presso l’aula 9 del Centro Didattico Morgagni 40 (viale Morgagni, 40).
Tale iniziativa rappresenta la continuazione di un percorso che da alcuni anni vede Niccolò Fabi impegnato sia sul piano personale sia su quello artistico in vari programmi a favore del miglioramento delle condizioni di vita nel continente africano. Niccolò Fabi è tornato all’attività live dopo una lunga pausa, con uno spettacolo che presenta le canzoni del nuovo album oltre ad alcuni brani storici. Sul palco una scenografia essenziale e ricercata che esalta la purezza delle canzoni presentate dal vivo assieme a Gabriele Lazzarotti al basso, Fabio Rondanini alla batteria, Andrea Di Cesare al violino.
L’artista è stato recentemente impegnato in studio per una nuova versione di “Aliante”, il singolo tratto da “Solo un uomo”, in rotazione dal 20 novembre su radio e tv. “Solo un uomo è un disco che parla anche dell'origine comune di tutti gli esseri umani - afferma Niccolò - “solo uomini” abitanti, non possidenti, di questo pianeta. L'incontro con i Medici e con l'Africa Cuamm è la possibilità e il desiderio di raccontare insieme alcune storie di questi uomini: Africa non solo come continente ma come simbolo di quanto le conquiste del progresso non sempre siano conquiste della civiltà”. M.Locandro