Venti milioni di euro in tre anni per sostenere la forestazione e la salvaguardia del territorio montano toscano, in un periodo economico certo non facile. Tale somma di denaro proviene da uno stanziamento straordinario all’interno del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, per contrastare proprio la crisi economica, e rappresenta una boccata d’ossigeno per il settore. Le risorse saranno destinate alla realizzazione di investimenti da parte degli enti competenti in materia di forestazione: province, Comunità montane e Unioni Speciali di Comuni.
Questi ultimi dovranno realizzare dei progetti innovativi che, in un certo senso lancino sfide nuove per superare la crisi economica che sta colpendo questo settore. Per poter sfruttare al meglio questo importante “capitale” nello scorso aprile è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Uncem Toscana e le centrali cooperative agricole. Adesso è giunto il momento di decidere come utilizzare i fondi ripartiti e quali azioni programmare sui territori che ne beneficeranno.
Per l’assegnazione delle risorse sono stati definiti dei criteri che riguardano l’altezza e la pendenza del territorio, la superficie forestale e l’estensione totale del territorio, il rischio di incendi boschivi. In base a questi criteri tra le province che avranno le cifre maggiori ci saranno quella di Grosseto (oltre un milione di euro) Arezzo (quasi un milione di euro), Firenze (oltre 700.000 euro) e Pisa (sempre oltre 700.000 euro). Tra le comunità montane quelle che beneficeranno di più saranno quella del Mugello e del Casentino con poco meno di 1 milione e 300.000 euro, Colline Metallifere con circa 1.200.000 euro, la Lunigiana con circa un milione, l’Appennino Pistoiese e la Garfagnana con oltre 900.000 euro, la Valtiberina, Alta Valdicecina, Media Valle del Serchio con circa 800.000 euro ciascuna.
I finanziamenti saranno erogati in 3 anni. “Un’importante boccata d’ossigeno – ha detto il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani - che servirà a tamponare la situazione difficile che interessa il settore della salvaguardia del territorio montano. La Forestazione, lo sviluppo del territorio, la difesa del suolo, sono tutti argomenti di grande rilevanza soprattutto per le aree montane del territorio toscano. È importante che si sviluppino sinergie tra attività agricole, forestali, zootecniche, di tutela ambientale, che possono essere capaci di sviluppare nuove opportunità di lavoro ed iniziative nella produzione di energia, nella gestione e manutenzione del territorio.
Il consolidamento del tessuto produttivo forestale e il mantenimento di concrete opportunità di sviluppo richiede il miglioramento della competitività attraverso innovazione e modernizzazione, rafforzamento dell’integrazione delle filiere forestali, agricole, agro-alimentari e lo sviluppo di nuove capacità e competenze. L’attività forestale, come presidio della qualità del territorio e del paesaggio, deve andare sempre più nella direzione di forme di sviluppo sostenibili, lavorando sinergicamente con gli altri settori.
E in questo percorso – ha concluso Giurlani - rientra pienamente il ruolo delle Comunità Montane che continuano oggi a dimostrarsi importante strumento a salvaguardia del territorio, è l’Ente che più di altri ha più forza nell’essere in contatto con i bisogni dei cittadini ed operare nella giusta direzione con adeguate risposte ai bisogni”. Alla conferenza oltre a Giurlani sono intervenuti Enrico Ricci V. Presidente ANCA Toscana e Stefano Cecchi consulente Uncem.