Un 2009 da incorniciare! Oltre 11.000 presenze agli spettacoli prodotti o proposti dai Chille de la balanza in quel di San Salvi: un piccolo spazio "cult", una piacevole eccezione nel non esaltante panorama fiorentino. All'interno di Abitare i confini, definita con originalità la "non-stagione teatrale 2009-2010", l'ultimo appuntamento dell'anno è dedicato ad una due giorni nel segno di Dino Campana, il poeta dei Canti Orfici che fu rinchiuso anche nel manicomio fiorentino prima del definitivo internamento a Castelpulci. I Chille e Claudio Ascoli sono da anni impegnati in una ricerca campaniana con spettacoli, performances (alcune multilingue e multilinguaggi), eventi proposti con successo anche all'estero: due loro video su Campana sono oggi presenti su You tube. Si comincia venerdì 11 dicembre alle ore 21 con "Dino Campana e Sibilla Aleramo".
Passioni e sentimenti, paure, tenerezze, invocazioni, tradimenti, ricongiungimenti, botte e minacce, miseria e malattia: tutto sotto "un cielo fatto solo d'amore". E' l'incontro di Dino Campana con Sibilla Aleramo, un incontro straordinario, come le lettere che i due amanti si scrissero. Ogni pagina di questo carteggio è un viaggio che ha inizio sotto il sole infuocato dell'agosto del 1916 fra la montagna dei solitari e la pura bellezza dei grandi boschi e prosegue serenamente negli ultimi splendori della bella stagione a Faenza e Marradi fino a quando il vento iemale non li trascina in paesi sperduti dell'Appennino, dove il freddo morde ancora più che nelle soffitte dei Lungarni e nelle ville sulle colline di Firenze che li accoglieranno.
Il percorso si fa tortuoso. E' ormai il 1917: sullo sfondo l'anno più duro della guerra, in primo piano i due amanti e il loro disperato tentativo di trovarsi e abbandonarsi, affidato ormai soltanto alle lettere che si incrociano tra la Toscana e il Piemonte. Poi, nel gennaio del 1918, proprio davanti al cancello del manicomio di San Salvi, il viaggio si interrompe definitivamente. In scena Claudio Ascoli (Dino Campana) e Chiara Macinai (Sibilla Aleramo), accompagnati dalle canzoni composte ed eseguite da Massimiliano Larocca, proprio sui poemi dei Canti Orfici. Sabato 12 dicembre, sempre alle ore 21 ritorna "Vieni a vedermi, ti prego...
tuo Dino", uno storico spettacolo con in scena il solo Claudio Ascoli, che parte proprio là dove termina il carteggio Campana-Aleramo. Siamo nel mese di gennaio del 1918, per ordine del sindaco di Lastra a Signa Dino Campana arriva a San Salvi, trasportato su un carretto e consegnato come un pacco. Dentro gli divampa disperatamente l’amore-incontro-scontro con Sibilla Aleramo. Il 17 gennaio, proprio al primo piano del padiglione che ospita da alcuni anni i Chille, Campana scrive un biglietto indirizzato a Sibilla Aleramo presso l’Istituto Francese: “Cara, se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita.
Vieni a vedermi, ti prego… tuo Dino”. Sibilla Aleramo non risponde e quest’ultimo, definitivo rifiuto fa precipitare Campana in un assoluto silenzio. Uno spettacolo-confessione in cui Ascoli racconta Campana e se stesso; scrisse Chimenti nei giorni dell'ormai lontano debutto: "Ascoli si getta nei ricordi, si dona senza premura, come se Campana, e la sua ‘scoperta’ gli avessero, nella vita reale e non nell’azione scenica-teatrale da palcoscenico, aperto nuove prospettive, aiutato a capirsi, a vivere.
Una lezione letteraria, senza accademismi". L'ingresso per i due spettacoli costa solo 8 euro e i Chille hanno addirittura previsto una sorta di mini-abbonamento alle due serate a soli 10 euro. Dato il limitatissimo numero di posti disponibili, si consiglia la prenotazione. Informazioni e prenotazioni, telefono 055.6236195, e-mail chille_@libero.it.