La Commissione del Premio Internazionale “Un Bosco per Kyoto” ha deciso di assegnare il riconoscimento per l’anno 2010 al presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci. La cerimonia di consegna si svolgerà il 12 gennaio 2010 nella sala del Campidoglio a Roma, dove è prevista anche la relazione di Sonia Gandhi, Presidente del Partito del Congresso Indiano, attualmente al Governo. Il premio internazionale “Un Bosco per Kyoto” – che ha l’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano – viene consegnato ogni anno a personalità scientifiche e politiche che si sono distinte nella difesa dell’ambiente e della qualità dell’aria nel loro Paese.
In particolare, il riconoscimento viene assegnato per chi ha adottato o pubblicizzato sistemi per il risparmio energetico e per la riduzione di gas serra nell’atmosfera. La Commissione internazionale ha deciso all’unanimità di assegnare il premio 2010 a Andrea Barducci, in quanto Presidente di una Provincia virtuosa, riconoscendo così “l’impegno della Giunta Provinciale di Firenze a limitare i danni del riscaldamento globale e dei relativi cambiamenti climatici, anche attraverso la realizzazione di impianti innovativi per la produzione di energia elettrica dal sole, con un riferimento particolare al ‘Diamante Energetico’ che ha il pregio, non solo di essere un progetto tutto italiano, ma di erogare energia elettrica anche in mancanza della luce solare”. “Questo premio ci incoraggia a proseguire nelle politiche di tutela ambientale che la Provincia di Firenze persegue da tempo – ha commentato il presidente Andrea Barducci –.
La riduzione delle fonti energetiche tradizionali e lo sviluppo sostenibile, rappresentano obiettivi che ci siamo posti anche per il futuro. Non a caso la Provincia di Firenze ha chiesto che l’installazione del diamante energetico nel parco di Pratolino non resti un fatto isolato. Abbiano già dato la disponibilità ad Enel per un nostro impegno concreto che porti alla installazione di altri impianti di questo genere anche nel Parco delle cascine e ai Renai di Signa”.