“E’ inaccettabile che una struttura come l’Unità spinale di Careggi non sia dotata in termini numerici e professionali di risorse umane adeguate alla gravità dei pazienti che qui si ricoverano. Carenze di personale che, è bene ricordare, sono croniche: già nel 2007 le rappresentanze sindacali lamentavano un problema di organico. A due anni di distanza la realtà parla di un dimezzamento dei fisioterapisti, con conseguenze evidenti sull’attività dell’Unità spinale”. Queste le parole pronunciate da Annamaria Celesti, consigliera regionale di Fi-Pdl e vicepresidente della Commissione Sanità, in merito al dimezzamento delle ore di riabilitazione e alla chiusura della piscina nel reparto Unità spinale del Cto, denunciata dagli stessi pazienti del reparto.
Una situazione critica che ha spinto la consigliera Celesti e il collega Marco Cellai (An-Pdl) a presentare un’interrogazione urgente sulla questione. “Il paziente affetto da lesione midollare, perlopiù conseguente ad un evento traumatico, per la gravità della sua situazione e per le complesse problematiche correlate al suo status necessita di un approccio multidisciplinare. Di fatto – ha ricordato Celesti - l’intervento sanitario parte dalla medicina intensiva per i pazienti acuti e critici, passando per la prevenzione e cura delle complicanze fino al raggiungimento del pieno recupero delle funzioni residue, cercando di ottenere il massimo livello possibile di autonomia nelle fasi successive.
Per questo – ha concluso la consigliera – è necessario che l’Aou di Careggi si impegni a garantire la presenza, anche numerica, di tutte le professionalità sanitarie necessarie. E la funzione svolta dal personale specializzato in fisioterapia riabilitativa è fondamentale e insostituibile”.