Proseguono in tutta la Toscana le attività di vaccinazione delle fasce di popolazione a rischio, individuate dall'ordinanza ministeriale del 20 ottobre scorso. Ieri è arrivata dalla ditta produttrice la terza tranche di vaccini, 68.000 dosi che si aggiungono alle 86.300 già distribuite alle strutture sanitarie, ai medici di base e ai pediatri di libera scelta. Oggi è iniziata la distribuzione di questa ultima quantità e quindi nei prossimi giorni sarà possibile avviare la vaccinazione, oltre che dei bambini a rischio e delle donne incinte al secondo e terzo trimestre di gravidanza, anche della popolazione adulta con età inferiore a 65 anni considerata a rischio.
La copertura di tutta la popolazione target (calcolata intorno alle 300.000 persone) verrà assicurata dai successivi arrivi di altre quantità di vaccino annunciati dal min istero per le prossime settimane. E sempre l'ordinanza ministeriale a precisare che cosa si intende per soggetti "a rischio". Si tratta di pazienti che presentano almeno una delle seguenti condizioni: malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva); gravi malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche; gravi epatopatie e cirrosi epatica; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; neoplasie; malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi immunosoppressione indotta da farmaci o da Hiv; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari; obesità con Indice di massa corporea (Bmi) maggiore d i 30 e gravi patologie concomitanti; condizione di familiare o di contatto stretto di soggetti ad alto rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati. Paziente critica trasferita d'urgenza da Pistoia a Careggi Nel tardo pomeriggio di ieri l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi ha attivato il primo trasporto sanitario speciale, costituito da una equipe di specialisti a bordo di un’ambulanza attrezzata con dispositivo Ecmo portatile.
Questo ha consentito una tempestiva e continua assistenza respiratoria che ha garantito condizioni di sicurezza durante il trasporto a Careggi di una paziente con sospetto virus A/H1N1 ricoverata da ieri nella rianimazione dell’ospedale di Pistoia con gravi problemi respiratori. L'Ecmo (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation) è una apparecchiatura di supporto cardiopolmonare di cui il servizio sanitario regionale si è dotato proprio in previsione della pandemia influenzale. Gli Ecmo disponibili in Toscana sono quello mobile, quelli a disposizione degli Ospedali di Careggi, Pisa e Siena Le Scotte, e quelli con caratteristiche a datte agli interventi pediatrici a disposizione del Meyer e della Fondazione Monasterio (Opa di Massa).
L’equipe di Careggi, otto operatori su due unità mobili attrezzate, è composta da anestesisti rianimatori, cardiologi, cardiochirurghi perfusionisti e infermieri, ha assistito con il supporto vitale extracorporeo la donna nel corso del trasporto verso la terapia intensiva di emergenza del DEA di Careggi dove è attualmente ricoverata. Il trasporto speciale è una procedura prevista da un protocollo di trasferimento messo a punto su mandato dell'Assessorato alla sanità della Regione toscana attraverso l'istituzione di un Centro regionale di riferimento presso Careggi nell'ambito del Dipartimento DEA medicina e chirurgia d’urgenza e del Dipartimento cuore e vasi.
La paziente di circa 40 anni, con fattori generali di rischio, è affetta da insufficienza polmonare acuta tecnicament e definita “ARDS” sindrome da distress respiratorio. Le sue condizioni sono critiche ma stabili grazie all’utilizzo della ventilazione meccanica e al tempestivo impiego del sistema di supporto vitale extracorporeo Ecmo che mantiene l’ossigenazione del sangue in condizioni di insufficienza polmonare acuta. "Voglio ringraziare pubblicamente i componenti l'equipe – afferma l'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – che ha realizzato intervento davvero tempestivo e impegnativo sotto il profilo tecnico.
Abbiamo visto giusto quando abbiamo deciso di dotarci di questi strumenti all'avanguardia e di formare gli operatori che li utilizzano. Di fronte alla nuova influenza e ai casi più complessi l'intero sistema sanitario pubblico toscano sta dando prova di straordinaria professionalità e dedizione". Equipe era composta da: Marco Ciapetti (medico DEA), Chiara Lazzeri (medico CeV), Massimo Bonacc hi (medico CeV), Stefania Di Fraia (perfusionista CeV), Erminia Mascitelli (perfusionista CeV), Simona Bacci (infermiere DEA), Adriano Peris (medico DEA), Erika Mannelli (specializzanda DEA).
di Susanna Cressati