L’area del Parco Naturale di Tavarnuzze è al centro, in questi giorni, di un intenso dibattito politico che vede coinvolte le istituzioni del territorio ed il colosso delle reti per la trasmissione di energia elettrica Terna. La società, nonostante i documenti approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale e da quello Provinciale, ha scelto unilateralmente di riprendere i lavori per l’installazione del traliccio per la realizzazione dell’elettrodotto a 380 KV nell’area del Comune di Impruneta.
Nelle settimane scorse, istituzioni e Terna erano giunte ad un accordo che prevedeva la sospensione dei lavori al fine di valutare la possibilità di variazione del progetto originale, per puntare ad una maggiore tutela e salvaguardia del Parco Naturalistico. Per questo motivo l’improvvisa decisione di riprendere i lavori è stata un fulmine a ciel sereno per la Regione, la Provincia, il Comune di Impruneta e i cittadini, che contavano sul progetto di cessione dell’area destinata alla realizzazione della stazione che il proprietario, prematuramente scomparso alla fine di settembre, aveva pacificamente approvato. Nel frattempo, dopo la convocazione del Sindaco dell’Impruneta Benforti a Roma, era arrivata anche la disponibilità del Ministero per le Infrastrutture a valutare gli aspetti migliorativi.
La scorrettezza dell’azione di Terna è stata palese e tutte le forze politiche hanno preso posizione contro questo colpo di mano. Si spera che la situazione venga risolta nei prossimi giorni, affinché quest’area pregiata del nostro territorio non diventi un’altra vittima della speculazione. Nel frattempo il Presidente della III Commissione consiliare della Provincia, Remo Bombardieri, ha convocato una seduta straordinaria per martedì 17 novembre. di Alessandro Xenos