Il coordinamento toscano di Italia dei Valori, riunito oggi a Firenze, ha deciso di avanzare la sua candidatura alle primarie regionali del 13 dicembre, senza nascondere i molti punti critici che vanno dalla legge elettorale al comportamento del PD. Martedì ci sarà un confronto con i vertici nazionali a Roma per la decisione finale. “Sappiamo che le primarie in Toscana sono un 'pannicello caldo', nato dall'inciucio PD-PdL su una legge elettorale truffa, per mitigare l'esproprio di democrazia che impedisce la libera scelta dei consiglieri regionali.
Allo stesso tempo - ha detto Fabio Evangelisti, vicecapogruppo di IDV alla Camera - le primarie rappresentano l'unica occasione che i cittadini hanno per farsi sentire dagli apparati dei partiti e quindi questa competizione permette il confronto aperto e franco all'interno del centrosinistra e per far capire agli elettori le nostre ragioni”. Dall'assemblea regionale di Italia dei Valori sono emersi anche i primi punti su cui il partito aprirà il confronto con le altre forze della coalizione per la redazione del programma di governo per i prossimi cinque anni. “Due punti sono apparsi prioritari ed irrinunciabili - ha affermato Giuliano Fedeli, segretario regionale di IDV - l'applicazione dei principi di legalità alla pubblica amministrazione e l'opposizione alla privatizzazione dei servizi pubblici a partire da quelli che gestiscono le risorse idriche”. La discussione degli eletti toscani di IDV ha messo in evidenza la necessità di innovare anche altre politiche regionali: mantenere a basso impatto ambientale lo smaltimento dei rifiuti; incrementare le energie alternative; difesa dell'occupazione; investimenti massicci sia nel sistema delle PMI che in quello dei prodotti di qualità sia culturali (ricerca e tradizioni) sia agricoli; sviluppo sostenibile. “Il quadro delle alleanze ancora non è stato ben definito dalla proposta della segreteria regionale del PD - ha concluso Evangelisti - e l'occasione delle primarie servirà anche a chiarirlo in modo definitivo.
Da parte nostra, come si è visto anche dall'ampia e qualificata partecipazione all'assemblea di oggi stiamo crescendo e vogliamo innovare la politica regionale, non costruendo un partito pesante, ma un partito pensante”.