Con la rappresentazione scenica dei tre racconti vincitori del concorso “Donna e Impresa: Una storia da raccontare”, lanciato nella primavera di quest’anno dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Firenze, si conclude il ciclo di iniziative dedicate alla comunicazione della complessità organizzativa, emotiva, oltre che imprenditoriale, del far impresa al femminile. Negli anni scorsi furono realizzati il cortometraggio "Rischio d'impresa", la puntata pilota per una serie di sceneggiati "A cena con lei" e la mise en espace teatrale del testo su una donna imprenditrice alle prese con un padre diffidente "Donna manager in alto mar" (marzo 2008). Quest’anno, tra tutti i racconti pervenuti in cui le imprenditrici hanno descritto le loro storie professionali, le difficoltà, gli insuccessi e le soddisfazioni, il compromesso con la famiglia e gli aspetti più divertenti o straordinari del loro fare impresa, sono stati selezionati i tre più coinvolgenti, che vengono interpretati da tre attrici d’eccezione (Geppi Cucciari, Daniela Morozzi e Silvia Paoli), con l’adattamento scenico e la regia di Francesco Brandi, che è anche l’ideatore del concorso.
L’accompagnamento musicale è di Lucia Cappelli, Diego Carraresi, Lello Pareti e Leonardo Pieri. Le autrici dei testi prescelti e adattati per la scena sono: Gabriella Ganugi, della scuola di cucina Apicius, Flora Frroku, una ragazza di origini albanesi che gestisce un laboratorio di sartoria, Emanuela Mazzoni, che fa la parrucchiera. Tre storie originali, differenti tra loro e toccanti per l’impegno, la determinazione, la femminilità che trasmettono allo spettatore. “Questo è il quarto appuntamento delle iniziative del Comitato IF, iniziate con la presidenza di Cristina Bandinelli, - ricorda Licia Papini, coordinatrice del progetto - la cui scelta precisa di comunicare, tramite la spettacolarizzazione, la condizione dell’imprenditrice donna ha visto l’uso di quattro strumenti moderni ed efficaci – film, tv, evento teatrale e racconto autobiografico – dando alle storie individuali il valore emblematico di esempio e di stimolo per accedere all’imprenditoria.
Quattro temi per quattro linguaggi, di cui quello di quest’anno è, a mio avviso, il punto più alto, perché il racconto autobiografico è più legato al vissuto reale, senza mediazioni culturali di professionisti. Tre racconti, in rappresentanza dei 15 pervenuti, tutti commoventi, con alta qualità umana, non solo sinceri e confidenziali, ma dove il lavoro non si separa mai dalla vita privata”. Con questa rappresentazione si conclude, per il momento, il percorso di interventi dedicati alla comunicazione e all’immagine della donna che fa impresa, voluti dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Firenze: “Il Comitato interamente rinnovato - dice la presidente Antonella Rusignuolo - intende proseguire l’attività di promozione dell’imprenditoria femminile, con nuove strategie e nuove modalità attuative.
I dati che vedono le imprenditrici femminili fiorentine eccellere a livello nazionale, nonostante il periodo di crisi in atto, sono lo stimolo per individuare per il futuro forme di sostegno alternative soprattutto in tema di finanziamenti e di accesso al credito”.