In compagnia, comodamente a casa e nelle ore serali: così preferiscono studiare gli universitari. Secondo una ricerca svolta dal centro di preparazione esami Universitalia, il 55% degli studenti predilige studiare in gruppo piuttosto che individualmente. Anche la biblioteca, come luogo di formazione, sembra tramontare. Il 41% degli aspiranti dottori preferisce studiare a casa propria, il 35% nelle aule messe a disposizione dall’università, mentre solo il 24% sceglie la biblioteca. “I ragazzi preferiscono studiare in compagnia soprattutto nei giorni che precedono l’esame.
Un ripasso di gruppo può essere utile per simulare l’esame e per testare in anticipo la propria preparazione. E’ importante però, soprattutto nella fase di approccio allo studio, concentrasi sulla materia ed evitare distrazioni” ha dichiarato Anna Prassino, responsabile marketing di Universitalia. Pochi sono, inoltre, gli studenti mattinieri. Solo il 21% ama studiare nelle prime ore della giornata, il 41% riesce a concentrarsi meglio in serata e nelle ore notturne e il 38%, invece, dà la preferenza allo studio nelle ore pomeridiane. “Il fatto che gli studenti scelgano di studiare a tarda ora, dipende anche dal fatto che molti sono impegnati in attività lavorative.
Ciò li ha portati ad abituarsi alla concentrazione anche dopo una giornata di lavoro. Bisogna comunque evitare di dedicarsi all’apprendimento degli argomenti più ostici quando si è stanchi. Memorizzare, in questi casi, può diventare due volte più difficile” ha spiegato Anna Prassino. Internet viene poi considerato uno strumento quasi indispensabile per preparare gli esami. Ben il 68% degli studenti dichiara di averlo utilizzato almeno una volta per approfondire lo studio di una materia.
Il 32% ne fa addirittura un uso abituale. “Ormai il web viene utilizzato con frequenza da gran parte degli studenti. Molti se ne servono per fare delle ricerche sulle enciclopedie online, altri per scaricare dispense e riassunti, alcuni per scovare, all’interno di forum e blog universitari, i quesiti più ricorrenti in sede d’esame” ha affermato Anna Prassino. L’importante però, al di là del luogo e delle ore dedicate, è il metodo di studio utilizzato. Solo il 30% degli studenti si dichiara molto soddisfatto della propria modalità di preparazione.
Il 42% è abbastanza soddisfatto, mentre il 28% è poco o per nulla soddisfatto. “Molti studenti lamentano di passare troppe ore sui libri, in confronto ai risultati ottenuti. Ciò che manca, in molti casi, è la capacità di organizzare il lavoro e di ottimizzare i tempi di studio, soprattutto per quanto riguarda gli studenti lavoratori” conclude Anna Prassino.