Sei installazioni, sette punti di vista sulla città: ricordi, esperienze, visioni, paure, riflessioni. Nel paesaggio urbano gli interstizi tra l’edificato, i terreni residuali, gli spazi in attesa di attribuzione, permettono di leggere la città prendendo respiro, come in un fraseggio musicale. Cosa viene dopo è questione di attesa, ma anche di determinazioni individuali. Gli spazi vuoti della città si aprono a prospettive divergenti, utopiche, misurate, che preparano la strada all’insinuarsi inaspettato della prossima soluzione. Gli artisti in mostra, pur prestandosi al gioco, esprimono con le loro opere una certa diffidenza nei confronti di questa realtà costruita.
Ne dichiarano la non corrispondenza alle proprie necessità, manifestano un’imminente sensazione di minaccia e pericolo, ma comunicano anche una volontà di partecipare a tutte le dimensioni parallele che solo un ambiente artificiale è capace di generare: una realtà urbana doppia, da vivere in punta di piedi, come camminando sull’asfalto rovente, o in cui immergersi completamente; una città oscura dove ascoltare i bisbiglii nella notte, da vivere alla giornata o da descrivere con animata dolcezza. Giorgia Angiuli Giovane artista, compositrice, scrittrice, performer, coinvolta in vari progetti, usando differenti linguaggi quali, odori, video, suoni.
Ha suonato nei più noti festival di arti multimediali quali Elettrowave (Italia), Illustrative (Germania), Rec Festival (Spagna) e ha pubblicato recentemente un Lp come Metu'o su Blackcandyrecord-audioglobe. Ha lavorato con sonorizzazioni per Bmw, Nintendo, Lieto Colle, Goldcase. Leonardo Betti New media artist attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell'espressione multimediale, produce videoart e installazioni interattive tramite l'ausilio di Max/Msp e Jitter.
Ha collaborato con il progetto Water Visions in Danimarca, con Esther Lamneck (NYU), con la Fonoteca di Maurizio Nannucci. Attualmente collabora con La Biennale di Venezia. Piero Fragola Aka WerkDesign è un vj, designer, regista, grafico, docente. Ha collaborato con numerosi artisti di fama internazionale, reduce dalla tourné europea con Vinicio Capossela, fondatore del Ni1 collective, (basato sullo sfruttamento di nuove tecnologie laser applicate alle arti visive), ha collaborato con il gruppo teatrale Santa Sangre, con Roma Europa Festival, specializzato nella produzione di ologrammi in 3D.
Attualmente insegna presso la scuola Centro Sperimentale di Cinematografia (Roma) e presso la Laba school (Firenze). Katia Giuliani Grafica e artista, nel suo lavoro crea “ambienti” in una fusione tra arte e design. La sua ricerca si orienta su progetti interattivi che si collocano a diretto contatto con la realta' sociale per studiarla, per specchiarsi in essa, per contribuire alla creazione di senso e di informazione. Kilroy Artista visivo e sonoro italiano, classe '77.
Ha partecipato a collettive in toscana e in veneto, organizzato festival di musica d'avanguardia, prodotto propri cd, dvd, sculture, istallazioni, dipinti e performance, nonché il puzzle più difficile del mondo. Ha una particolare predilezione per il rimaneggiamento in chiave farsesca del lavoro di importanti artisti del passato, ma questo non riesce a descrivere esaustivamente il suo; adora prendere alla lettera e portare alle estreme conseguenze i concetti in cui incappa, in cerca del paradosso e di una definitiva impossibilità di giudizio. Andreas Schwarzkopf Porta avanti una ricerca che spazia dal disegno e l’animazione in stop motion a grandi installazioni outdoor spesso ispirati alla poesia e alla letteratura.
Un lavoro di terrestrial lettering, come lo ama definire lui, secondo la personale visione della terra come un enorme foglio di carta sul quale scrivere. SndSucker Attento alle dinamiche relazionali che si manifestano nella dimensione udibile, cattura e rielabora elementi acustici della quotidianità accostandoci particelle musicali tratte da repertori disparati. Ha collocato i propri suoni presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, il Museo Marino Marini, Villa Romana, Palazzo Medici Riccardi, Private Flat 4.1 e Florence Art Factory. Massimiliano Locandro