Il Caffè è sempre il Caffè. Ma quello della Versiliana è… il migliore in assoluto. Se l’immagine è l’anima del commercio. La Versiliana è l’anima del successo. La riprova, l’ennesima se ancora ce ne fosse stato bisogno dopo l’esperienza di Montecatini e la grande richiesta da parte delle emittenti televisive di tutta Italia per acquistare e trasmettere il format “Versiliana”, è arrivata anche da Lucca, città vicina che ha ospitato per tutto il mese di ottobre e per la prima volta, quattro appuntamenti del Caffè della Versiliana nella cornice, suggestiva e maestosa, di Villa Bottini, “salotto” dell’iniziativa “Lettera Thè” promossa dal Comune di Lucca in collaborazione con la Fondazione La Versiliana, la Biblioteca Statale di Lucca e l’Associazione “Il Vallisneriano”.
Quattro gli appuntamenti andati in scena per parlare dei “pregi e anche i difetti” dei grandi letterati del ‘900 con la conduzione dello storico Romano Battaglia. Appuntamenti di altissima qualità che hanno ottenuto “un successo straordinario di pubblico – tira un primo bilancio della Versiliana formato invernale il presidente, Massimiliano Simoni – che ha evidenziato, ancora una volta, che il marchio del Caffè non perde appeal lontano dalla sua collocazione naturale: il Parco e Pietrasanta dove riprenderemo a novembre con dodici incontri.
Sala sempre gremita e riscontro molto positivo da parte del pubblico: il Caffè, grazie a questa nuova collaborazione instaurata con il Comune di Lucca, e con l’assessore alla Cultura, Letizia Bandoni, ha funzionato alla perfezione ed è stato capace di essere l’elemento di traino per tutta l’iniziativa”. E sugli incontri invernali anticipa: “In questi giorni stiamo definendo la prima rosa di nomi che parteciperanno al Caffè d’inverno che si terrà, come sempre, tra il Chiostro e il teatro.
Il sabato. Puntiamo a due grandi incontri, popolari e di richiamo, che faremo a teatro. La cultura sarà ancora l’elemento chiave e il filo conduttore”. Simoni ci tiene anche a sottolineare la crescita dell’interesse mediatico del Caffè. Il progetto di produrre internamente le puntate del Caffè per poi rivenderne i diritti si è rivelato un affare. In tutti i sensi. “Sono ben otto le emittenti televisive che trasmettono, anche durante l’inverno, gli incontri. Un business che ci ha permesso di ammortizzare l’investimento iniziale già nel secondo anno e di registrare un piccolo utile nel 2009.
Il Caffè esce dai suoi confini soliti, da quelli del Parco e di Pietrasanta, per entrare nelle case di milioni di italiani attraverso il circuito di tv private. Ma non è solo il Caffè a trarne dei vantaggi e il Festival, è tutta la nostra città”.