Viaggio da Nord a Sud nella storia d’Italia con Marcello Veneziani e Maria Giovanna Maglie. I due giornalisti e scrittori aprono domani, venerdì 10 luglio (inizio ore 18, ingresso gratuito) la nuova stagione della fortunata rubrica dedicata alla storia “I Percorsi del ‘900” del Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca) promosso dalla Fondazione La Versiliana e dal Comune di Pietrasanta, socio fondatore assieme alla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana. Conducono: Romano Battaglia e lo storico Enrico Nistri. Nel nuovo salotto tra i pini Veneziani, ex direttore dell’“Italia settimanale” e dello “Stato”, autore di fondamentali volumi come “La rivoluzione conservatrice in Italia” e “Rovesciare il 68”, consigliere d’amministrazione Rai, oggi editorialista di “Libero” e di altri quotidiani, presenta il suo ultimo volume “Sud”: “un viaggio – come lo definisce - civile e sentimentale nella storia d’Italia”. Nato a Bisceglie, in Puglia, Veneziani presenta il Mezzogiorno d’Italia, in un’epoca in cui la globalizzazione tende a coincidere con la settentrionalizzazione del mondo, come “il luogo della vita autentica, il vivaio dell’umanità, il pozzo profondo che disseta le nostre radici”.
Nell'immaginario di molti italiani, non solo del settentrione, il Mezzogiorno è qualcosa di simile a ciò che di Napoli diceva Benedetto Croce: “un paradiso abitato da diavoli”. Veneziani ripercorre, nelle pagine del suo libro, il meridione d'Italia, compiendo un anello che parte e si conclude a Eboli, là dove - secondo Carlo Levi - Cristo si era fermato. Un saggio multiforme e vivacissimo, tra la denuncia e l'elegia, che unisce rabbiose critiche a appassionate difese, partorite entrambe dall'amore per il Sud di un uomo del Sud.
Quasi un manifesto sudista di patriottismo terrone. Sull’altra sponda del dibattito Maria Giovanna Maglie, già corrispondente dall’America per la Rai e giornalista di numerose testate, dall’“Unità” a “Radio Radicale”, collabora oggi col “Giornale” e con “Il Foglio”. Prossimo incontro sabato 11 luglio con Giorgio Panariello.