Il Consiglio regionale ha respinto anche il terzo emendamento presentato sulla legge di modifica degli articoli 6 e 35 dello Statuto regionale, approvata in prima votazione il 30 luglio scorso. L’emendamento, presentato in aula da Mario Lupi (Verdi), intendeva eliminare la norma secondo la quale la carica di consigliere regionale e quella di assessore sono incompatibili. “Serve – ha spiegato il consigliere – per garantire libertà di espressione anche agli assessori e per scongiurare il presidenzialismo spinto”. Secondo Marco Montemagni (Misto), “avere cancellato totalmente la riserva finora prevista all’incompatibilità è un fatto grave”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Roggiolani (Verdi): “Si è eliminata l’unica norma di tutela per gli assessori, che saranno ora sottomessi ai voleri del presidente”. Voto favorevole all’emendamento è stato annunciato da Marco Carraresi (Udc). Lupi è poi nuovamente intervenuto in fase di dichiarazione di voto per ribadire che “è sbagliato prevedere l’incompatibilità tra consigliere regionale e assessore” e per lamentare “un dibattito che è un monologo dei 15 consiglieri che hanno presentato gli emendamenti”. A Lupi ha replicato Pieraldo Ciucchi (Ps), dicendo che “noi potremmo intervenire solo per riconfermare le dichiarazioni e le prese di posizione già espresse poche settimane fa.
Inoltre con la posizione espressa oggi da Fabio Roggiolani, capofila di uno spaccato di radicalismo e di miopia politica, Sinistra e Libertà in Toscana è destinata a non decollare”. Voto favorevole sull’emendamento “per evitare un uomo solo al comando” è stato annunciato, infine, da Alessia Petraglia. (lm)