Il Consiglio regionale ha respinto l’emendamento presentato dal gruppo dell’Udc, con il quale si stabiliva in 50 il numero dei consiglieri regionali, “fatti salvi gli effetti dell’applicazione della legge elettorale”. Hanno votato a favore dell’emendamento, oltre l’Udc, i gruppi di Prc, Sd, Pdci, Misto e Verdi; contrari il Pd e i gruppi del Popolo della libertà. L’emendamento è stato presentato in aula dal capogruppo dell’Udc, Marco Carraresi. Il ritorno a 50 consiglieri è stata definita “una discriminante per le nostre scelte in materia di alleanze elettorali”.
Carraresi si è lamentato di un confronto e un dibattito che si sono svolti “nella totale chiusura e nella totale indifferenza” dei gruppi che hanno sostenuto e sostengono la legge di modifica degli articoli 6 e 35 dello Statuto regionale, approvata in prima votazione il 30 luglio scorso. “Ci sarà comunque tempo – ha concluso – per procedere ad una eventuale modifica della legge elettorale, che è legge ordinaria e non necessita né di doppie letture né di maggioranze qualificate”. Fabio Roggiolani (Verdi) ha espresso sostegno all’emendamento Udc criticando le scelte del Pd “che – ha detto – non sono state difese da nessuno”.
Favorevole all’emendamento anche Alessia Petraglia (Sd) che ha ribadito la necessità “di tornare a 50 consiglieri” e che ha auspicato, a breve, una discussione “sul rafforzamento del valore delle assemblee elettive”. Secondo Mario Lupi (Verdi) l’emendamento serve “a fermare i passi indietro che il modello toscano è costretto a fare” con la modifica degli articoli dello Statuto in materia di normativa elettorale. Sostegno all’emendamento Udc anche da parte di Marco Montemagni (Misto) che ha sottolineato la possibilità, nei prossimi mesi, di “poter modificare la legge elettorale”.
(lm)
