“Il carcere di Sollicciano sta raggiungendo le mille presenze. Il Comune faccia quanto è nelle sue possibilità e competenze per porre fine a questa inaccettabile situazione”. Sono le parole di Ornella De Zordo alla vigilia della riunione congiunta delle commissioni IV, VII e II di Palazzo Vecchio, a seguito della mozione presentata dalla capogruppo di perUnaltracittà “per assicurare condizioni di vivibilità ai detenuti nella casa circondariale di Sollicciano”. Verranno ascoltati, tra gli altri, anche il Presidente della Fondazione Michelucci Margara e il garante per i diritti dei detenuti del Comune di Firenze Corleone, che proprio oggi ha annunciato l'ennesimo digiuno per denunciare la situazione. “A Sollicciano l'emergenza è sempre più seria – ha spiegato De Zordo – la mozione che abbiamo presentato è frutto del lavoro elaborato insieme a numerose associazioni e movimenti che si occupano del problema, e fanno seguito alle recenti iniziative messe in atto in città a sostegno dei detenuti.
Si tratta di un atto che chiede l'adozione di diversi provvedimenti, di competenza comunale Sollicciano non può e non deve essere considerato un corpo estraneo nel territorio, soprattutto per quanto riguarda la situazione igienico-sanitaria dei detenuti, l’accesso a misure alternative alla detenzione, il reinserimento sociale”. In particolare la mozione chiede una puntuale azione di verifica delle condizioni igienico sanitarie della struttura, che sia completato il passaggio della sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale, che si intervenga con decisione sulle politiche di reinserimento dei detenuti (misure alternative, sistemazioni temporanee a fine pena, diritto alla casa), si favorisca l'inserimento lavorativo dei detenuti ammessi al lavoro esterno e il processo di reinserimento degli ex detenuti.
L'atto sollecita anche il potenziamento dell’Ufficio del Garante dei Detenuti e, in generale, la predisposizione di contatti permanenti con gli enti presposti e le associazioni per meglio legare l'istituzione carcere alla realtà del territorio. Per far questo si chiede anche di potenziare in termini di personale e risorse finanziarie l'Ufficio carcere del Comune di Firenze.