Domani, giovedì 24 settembre, alle ore 18 si terrà all’Archivio di Stato di Firenze l’inaugurazione della mostra antologica di Paolo Frosecchi, organizzata dalla “Fondazione Paolo Frosecchi, Nuovo Umanesimo”, con il patrocinio del Comune di Firenze, della Giunta e del Consiglio Regionale della Toscana e con il contributo di Polistampa. Dopo l’introduzione di Carla Zarrilli, direttore dell'Archivio di Stato di Firenze, vi sarà la presentazione di Cristina Acidini, soprintendente al Polo Museale Fiorentino, a cui farà seguito l'intervento di Monica Baldi, presidente onorario della "Fondazione Paolo Frosecchi", e di Gianni Conti, direttore della rivista "Il Governo delle Idee". È la prima volta che le opere pittoriche del maestro saranno presentate insieme alla raccolta di documenti, scritti dell'artista, riflessioni, tra poesie, testimonianze, diari e bozzetti che verrà donata, con il dipinto “Nudo con drappo e figura”, all'Archivio di Stato di Firenze. “Una grande mostra antologica era dovuta al Frosecchi dalla sua città, sono lieta che l'Archivio, abbia messo a disposizione la sua galleria”, afferma Cristina Acidini. “E – sostiene Monica Baldi - non si può apprezzare completamente la sua pittura se non si conoscono le sue poesie e i suoi scritti: leggendo le sue poesie si capisce il messaggio ricco di umanità e di sentimenti delicati e profondi che l’artista esprime attraverso l’arte”. Uno dei temi centrali affrontati da Frosecchi è il messaggio umano, sensuale e materno della figura femminile, “forza dell'amore e forza non violenta”, spiega Gianni Conti, “che non significa solo la rappresentazione di madonne rinascimentali o nobili figure femminili, bensì donne!” “Omaggi a Michelangelo, all'architettura ed al Manierismo”, come fa notare l’Acidini, “nudi e gatti bianconeri, nudi e vetrate istoriate, nudi e paramenti architettonici di origine gotica, che s'inseguono di tela in tela in una gamma cromatica densa e cangiante che accoglie colpi di luce ed ombra.
Ma anche nature morte sfaccettate, post-cubiste, in una profusa gloria di colori che trasforma prugne limoni e fichi in epici protagonisti, fiori di zucca in fiamme spigolose…” Dopo aver esposto in Europa, in America e in Sud Africa, è proprio a Firenze che Frosecchi, classe 1924, fiorentino di nascita e d'indole, dedica la Fondazione allo scopo di creare un nuovo spazio d'incontro artistico e confronto intellettuale ispirato al “Nuovo Umanesimo” e afferma: “Ho lottato in tutta la mia semplice vita per ricondurre a verità i veri valori che erano emersi nel Rinascimento nello splendore dell'Umanesimo, per riproporre l'uomo al centro del mondo, fino a che l'amore sia, e diventi il cardine dell'universo”. L'orario della mostra che si terrà dal 25 settembre al 20 ottobre sarà: lunedì-venerdì 10-13 e 15-18, sabato 10-13.