“Sì alla cittadella viola”. Lo ha precisato il sindaco di Firenze Matteo Renzi questo pomeriggio nel corso di un attesissimo Consiglio comunale. Un sì, però, con alcuni “paletti” piantati dallo stesso primo cittadino gigliato: “Io non conosco nessun Comune in Italia che regala terreni a soggetti privati; ai cittadini non deve costare un euro; una parte degli utili o meglio ancora dei ricavi dovrebbe essere destinata ad iniziative in collaborazione tra Fiorentina e Comune per lo sport giovanile; i volumi complessivi di Castello (l'area individuata che si estende fra Firenze e Sesto Fiorentino; ndr) non cambiano”. “La mia idea di cittadella - ha quindi precisato ancora Matteo Renzi in una improvvisata conferenza stampa - è lo stadio, un centro sportivo di prim'ordine, e un parco a tema sul calcio.
Ho detto no ad interventi residenzali”. Ribadendo: “Non si costruirà un centimetro in più”. E forse in risposta alla lettera ricevuta da dieci sindaci dell'area metropolitana nei giorni scorsi ha aggiunto: “Avvieremo una concertazione con i sindaci della Piana, però se non ci sarà un accordo (la data ultima è il 26 ottobre prossimo; ndr) il Comune di Firenze procederà lo stesso perché bisogna decidere. Occorrono anche tempi sicuri. Ora ci sarà un mese di dibattito serio fatto di partecipazione”.
Dibattito nel quale saranno affrontati anche i temi dell'aeroporto e del Parco della Piana. Infine un pensiero ai fratelli Della Valle ai quali Renzi dice “grazie perchè hanno investito e stanno investendo su Firenze. Non si preoccupino però se ci sono critiche in città... non avere critiche a Firenze è come entrare nell'oceano e non bagnarsi”. Giovedì dal CdA della Fiorentina potrebbero arrivare ulteriori risposte.