Torselli (Pdl): ''Si poteva ritirare la patente di chi guidava l'auto''

"Non è mai stata mia intenzione accanirmi contro l’agente di Polizia Municipale coinvolto nell’incidente, ma ritengo giusto e doveroso arrivare alla verità e rendere giustizia alla memoria di Carlotta ed alla sua famiglia".

Redazione Nove da Firenze
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08 settembre 2009 12:07
Torselli (Pdl): ''Si poteva ritirare la patente di chi guidava l'auto''

“L’assessore Mattei ha giustamente puntualizzato che non è competenza comunale procedere alla revoca della licenza di guida nei confronti del vigile urbano coinvolto nell’incidente che provocò la morte di Carlotta Fondelli; l’assessore però converrà che nei poteri della Polizia Municipale vi è comunque quello di sospendere una licenza di guida in presenza di una palese e grave violazione del codice della strada”. E’ quanto ha detto Francesco Torselli, consigliere comunale del Pdl e presidente provinciale di Azione Giovani.

“Come ho avuto più volte modo di sottolineare – ha spiegato Torselli – non è mai stata mia intenzione accanirmi contro l’agente di Polizia Municipale coinvolto nell’incidente, ma ritengo giusto e doveroso arrivare alla verità e rendere giustizia alla memoria di Carlotta ed alla sua famiglia. Fino ad oggi avevamo sempre cercato di leggere le cose da un punto di vista ‘umano’ e di ‘buon senso’ – ha proseguito Torselli – ma a questo punto, se ci appelliamo ai regolamenti ed alla burocrazia, facciamolo fino in fondo: il regolamento stradale dice che ‘la patente è ritirata dall’organo di polizia che accerta la violazione’ e che ‘il prefetto, nei quindici giorni successivi, emana l’ordinanza di sospensione’ pertanto ad una persona che, alla guida di un’automobile, attraversa un incrocio col semaforo rosso ed a velocità superiore a quella consentita dal codice della strada, la Polizia Municipale doveva ritirare immediatamente la licenza di guida, riportando poi tale atto avvenuto nel verbale da inoltrare al Prefetto”. “Non credo – ha proseguito il consigliere di centrodestra – neppure che sia adesso il momento di soffermarsi su disquisizioni tecniche sul significato dei termini ‘revoca’ o ‘sospensione’, penso piuttosto che sapere che il guidatore dell’auto che ha ucciso Carlotta può tranquillamente continuare a guidare, sia una crudeltà ingiustamente comminata ai familiari ed agli amici di Carlotta”. “Regolamento alla mano – ha concluso Torselli – appare chiaro come la Polizia Municipale al momento dell’incidente avrebbe dovuto e potuto ritirare la patente al guidatore dell’auto che aveva travolto lo scooter sul quale viaggiava Carlotta.

Se questo non è stato fatto, evidentemente c’è stata una chiara volontà di interpretare il regolamento in maniera differente da quella che è la prassi che sarebbe stata applicata ad un qualsiasi cittadino. Di questa volontà precisa, di non sospendere la patente al vigile urbano che guidava l’auto in quella tragica notte, continuerò a chiedere delucidazioni all’infinito, fino a quando non otterrò una risposta esauriente e precisa e fino a quando qualcuno non si assumerà la responsabilità di questa decisione”.

(lb)

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