Di Paolo Ciampi Firenze- Potranno assistere in diretta alle lezioni, fare i compiti e dialogare con gli insegnanti, salutare e conversare, anche se a distanza, con i compagni di classe: insomma, non dovranno sopportare pesanti battute di arresto nel loro percorso scolastico e potranno comunque sentirsi parte della rete di relazioni che hanno costruito a scuola. Si aprono nuove possibilità per i bambini ricoverati negli ospedali pediatrici, grazie alle avanzate tecnologie dell'informazione che saranno impiegate nell'ambito del progetto “Smart inclusion”: progetto che con il nuovo anno scolastico parte in Toscana in via sperimentale, coinvolgendo già 7 scuole della provincia di Firenze e 2 della provincia di Pisa.
«È un progetto che ha un valore straordinario, molto più elevato dell'impegno economico che ci richiederà – spiega il vicepresid ente della Regione Toscana Federico Gelli, che nel governo regionale ha anche la competenze sulle nuove tecnologie – A volte i temi relativi allo sviluppo della società dell'informazione sembrano cose da addetti ai lavori e invece è qui che si giocano scommesse importantissime per la qualità e le prospettive di vita di tutti, nessuno escluso. Fare in modo che i bambini costretti a lunghe degenze ospedaliere non restino indietro nel loro percorso didattico e non perdano la loro rete di affetti e relazioni è di assoluta importanza, anche dal punto di vista della cura, ovviamente.
Il nostro auspicio è che questa sperimentazione possa estendersi presto anche ad altre realtà della Toscana». La tecnologia utilizzata – spiega Maria Luisa Chiofalo, assessore alle politiche scolastiche e alle nuove tecnologie del Comune di Pisa - e' pensata per sviluppare capacita' di apprendimento interattivo e cooper ativo, di gran lunga più efficace ed efficiente di quello tradizionale. Con uno straordinario valore aggiunto: ne usufruiranno per primi bambine e bambini in difficoltà, un'esperienza unica di crescita anche emozionale per tutti, bimbi/e e insegnanti della classe, come la nostra scuola Don Milani ci ha dimostrato con un progetto.
simile fatto in casa." “Questo progetto è il frutto della collaborazione già avviata con la Regione Toscana sul tema delle nuove tecnologie e si contraddistingue per un valore sociale molto elevato – dichiara l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi -. È quindi importante sviluppare ulteriormente questa collaborazione ed incrementare la rete telematica che in tanti ambiti della vita può offrire molte opportunità e non solo per i giovani. Progetti come questo rappresentano infatti un buon esempio dell’utilizzo delle nuove tecnologie a favore dei cittadini”.
Il progetto prevede il collegamento delle due scuole pisane all'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e delle sette scuole fiorentine all'Ospedale pediatrico Meyer attraverso l'infrastruttura di comunicazione fornita dalla Rete Telematica Regionale Toscana. A un capo e all'altro verranno forniti tutti gli strumenti didattici necessari per integrare la scuola alle pediatrie. Lavagne digitali, personal computer, uno specifico software, servizi di telefonia on line (Voip) e videoconferenza consentiranno il proseguimento delle attività scolastiche anche ai bambini che non potranno essere fisicamente presenti per lunghi periodi.
Tutto questo sotto la supervisione di tecnici regionali e del partner Telecom. Sulla lavagna interattiva multimediale, collegata alla postazione installata in aula, sarà possibile lavorare con immagini, documenti, presentazioni, fogli di calcolo e qualsiasi altro materiale didattico. La modalità di videoconferenza permetterà di collegarsi con casa o con gli amici. Il terminale installato al letto potrà essere utilizzato anche in fase di assistenza domiciliare. “Smart inclusion” rappresenta la prosecuzione e l'estensione di un altro progetto - “Smart school” - con cui saranno create le infrastrutture per la didattica multimediale e l'accesso a Internet di 47 scuole della provincia di Pisa.
Il progetto si è sviluppato in collaborazione con Telecom e con il ministero per l'innovazione e la pubblica amministrazione. «A dimostrazione che anche con un ministro come Brunetta, con cui tante cose ci hanno separato in passato e ci stanno separando anche oggi, è possibile collaborare, senza pregiudizi, se si tratta di progetti sensati e concreti» rileva Gelli. Il costo di “Smart inclusion” in questa prima fase è di 500 mila euro. “Questo progetto è il frutto della collaborazione già avviata con la Regione Toscana sul tema delle nuove tecnologie e si contraddistingue per un valore sociale molto elevato – dichiara l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi -.
È quindi importante sviluppare ulteriormente questa collaborazione ed incrementare la rete telematica che in tanti ambiti della vita può offrire molte opportunità e non solo per i giovani. Progetti come questo rappresentano infatti un buon esempio dell’utilizzo delle nuove tecnologie a favore dei cittadini”. Nello specifico poi l’assessore Di Giorgi sottolinea come “intervenire in un momento così difficile nella vita di bambini e ragazzi come quello del ricovero in ospedale facendo sì che questi non restino esclusi dal percorso scolastico e dalle relazioni sociali rappresenta un elemento di grande valore, che caratterizza la nostra regione”. In dettaglio le scuole fiorentine coinvolte sono due elementari (Don Minzoni e Cadorna), la secondaria di primo grado Masaccio-Calvino e tre istituti secondari di secondo grado (i licei classico Capponi-Machiavelli, scientifico Leonardo da Vinci e linguistico Pascoli).
Queste scuole saranno collegate all'Ospedale pediatrico Meyer attraverso l'infrastruttura di comunicazione fornita dalla Rete Telematica Regionale Toscana. A un capo e all'altro verranno forniti tutti gli strumenti didattici necessari per integrare la scuola alle pediatrie. Lavagne digitali, personal computer, uno specifico software, servizi di telefonia on line (Voip) e videoconferenza consentiranno il proseguimento delle attività scolastiche anche ai bambini che non potranno essere presenti per lunghi periodi.
Tutto questo sotto la supervisione di tecnici regionali e del partner Telecom. Sulla lavagna interattiva multimediale, collegata alla postazione installata in aula, sarà possibile lavorare con immagini, documenti, presentazioni, fogli di calcolo e qualsiasi altro materiale didattico. La modalità di videoconferenza permetterà di collegarsi con casa o con gli amici. Il terminale installato al letto potrà essere utilizzato anche in fase di assistenza domiciliare.