“Il confuso e acceso dibattito di questi giorni in merito allo sviluppo dell’Aeroporto di Firenze e della 'piana' fiorentina dimostrano tutte le contraddizioni interne al Partito Democratico e ai loro amministratori”. Con queste parole il capogruppo del Popolo della Libertà in Provincia di Firenze, Samuele Baldini fa il punto su tutte le esternazioni degli esponenti del Partito Democratico uscite in questi giorni sulla stampa. “È un problema serio che ci preoccupa perché investe lo sviluppo di un’area strategica del nostro territorio, possibile fulcro, insieme al capoluogo, del nuovo assetto istituzionale: area o città metropolitana.
E le premesse sono angoscianti. Il presidente Barducci, in campagna elettorale e nel suo discorso di insediamento, ha inserito la fase costituente per ridisegnare i confini amministrativi della nostra Provincia tra le priorità del suo mandato, tanto da prevedere la costituzione di una Commissione provinciale 'speciale' sulla quale confermo il nostro gradimento. Ma, se queste sono le premesse siamo davvero preoccupati. Perché, se il 'nuovo assetto' del territorio non si basa sul suo sviluppo e sulla sua armonizzazione, attraverso il potenziamento delle infrastrutture, su cosa si deve fondare al di là delle definizioni semantiche? E su questi argomenti registriamo 'il tutto contro tutti' proprio da coloro che, sindaco di Firenze, presidente della Provincia e sindaci della cintura, dovrebbe essere i registi del percorso 'costituente'”.
"Non è - continua il capogruppo del Pdl - sparandola più grossa, così come fa oggi il sindaco di Campi minacciando di bloccare l’autostrada o come ha fatto ieri il sindaco di Sesto fiorentino che ha definito l’intesa Provincia–Regione come un “favore” alle logge massoniche, che si garantisce sviluppo e benessere al nostro territorio e alle nostre imprese. Imprese che, mi preme ricordare, in ben 27, hanno dato vita al nucleo iniziale (come riporta il notiziario dell’Associazione “V.Giannotti, per lo sviluppo dell’Aeroporto di Firenze”) del primo comitato italiano delle multinazionali, costituito lo scorso 7 maggio.
Aziende che occupano bel 12.000 addetti e sviluppano il 20% del fatturato dell’industria dell’area fiorentina e che nel proprio documento programmatico hanno posto in cima alle richieste alle Istituzioni la soluzione – attraverso lo sviluppo – del nodo aeroportuale fiorentino. Anche di fonte a questo le Istituzioni e chi le governa non può rimanere sordo e porre condizioni minatorie". "In campagna elettorale – conclude Baldini – abbiamo messo il potenziamento del Vespucci al centro del nostro programma.
Da qui vogliamo ripartire chiamando alle proprie responsabilità i nostri amministratori perché a farne le spese non sarà solo l’importantissimo 'decollo' di una infrastruttura strategica per Firenze, e non solo, ma anche l’intero percorso costituente del ridisegno amministrativo del centro dello Toscana”. Nell'immagine, d'archivio, un aereo a Peretola.