Badia Prataglia, iIl paese "dei castelletti" a cavallo tra Toscana e Romagna, ha avuto per lunghissima parte della sua storia un' economia incentrata sullo sfruttamento e la lavorazione dei prodotti delle foreste. L’abbattimento degli alberi prima delle motoseghe avveniva tramite scuri e seghe. Quando il legno giungeva ai depositi, gli uomini spaccavano i ciocchi, anziani e bambini accatastavano ordinatamente, i più esperti tagliavano travoni per i tetti e assi per la falegnameria. Era molto importante non sprecare nulla.
Ogni contadino, dopo aver raccolto il ‘frutto del bosco’, costruiva - ispirandosi alla tradizione e alle sopravvenute esigenze - gli oggetti e gli utensili della sua quotidianità. Non erano certo fresatrici automatiche, pialle elettriche e seghe circolari, bensì seghe a telaio, pialletti a mano e scalpelli per cavare. La lavorazione del legno e le tecnologie per ottenere oggetti in legno sono rimaste pressochè invariate per secoli. Hanno invece subito rapidi cambiamenti negli ultimi cent'anni, con l'introduzione di nuovi macchinari.
Tuttavia rimane sempre insostituibile il lavoro manuale dell'artigiano, la sua esperienza, la sua capacità di vedere realizzato l' oggetto ancor prima di costruirlo. Il 16 agosto, negli spazi del centro visita del Parco di Badia Prataglia, scultori, artisti ed artigiani torneranno a offrire saggio dell'antica maestria che tramandano di generazione in generazione. La meccanizzazione e la semplificazione produttiva rendono sempre più difficile la sopravvivenza di questo tipo di artigianato e la manifestazione torna a rappresentare una grande opportunità per scoprire, far riaffiorare e promuovere memorie perdute.
Gli espositori, a segnalare il crescente successo di una manifestazione aperta a tutti, sono passati dagli undici dell'edizione 2007 ai trenta di quella del 2008. Sono previste dimostrazioni della lavorazione artigianale e artistica del legno, intreccio dei panieri e tecnica dell'impagliatura delle sedie. L'iniziativa è realizzata dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, la Comunità Montana del Casentino e le associazioni di Badia Prataglia.
Dettagli sul programma possono essere richiesti presso il centro visita del Parco Nazionale di Badia Prataglia al numero 0575.559477 o l'ufficio turistico dell'area protetta al numero 0575.503029.