In occasione dell'iniziativa "Ferragosto in carcere" promossa da Radicali Italiani, parlamentari, consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici, assieme ai garanti per i diritti delle persone private della libertà, saranno insieme alla "comunità penitenziaria" per una ricognizione approfondita della difficilissima situazione delle carceri. La delegazione radicale composta dalla senatrice Donatella Poretti (Radicali-Pd) accompagnata da Giuseppina Nibbi e Lorenzo Bianchi, dell'associazione Liberaperta, visiteranno la Casa Circondariale di Arezzo la mattina di venerdì 14 agosto. Anche i parlamentari del Pd Susanna Cenni e Franco Ceccuzzi faranno visita alla Casa Circondariale di Siena, in piazza Santo Spirito, la mattina di venerdì 14 agosto.
Insieme ai deputati democratici sarà presente anche Simonetta Pellegrini, assessore provinciale al welfare. “Per il secondo anno - spiega Cenni - ho scelto di aderire a questa iniziativa, che nell’estate 2008 mi ha fatto entrare nel carcere di Ranza, a San Gimignano, insieme al deputato del Pd Gianni Cuperlo. A Ranza ci sono tornata a luglio, insieme al sindaco Giacomo Bassi, per salutare l’arrivo della nuova direttrice e constatare, di fatto, l’assenza di passi in avanti dopo un anno di sollecitazioni indirizzate al Ministero della Giustizia affinchè gli impegni presi per migliorare la vivibilità e la sicurezza del carcere venissero rispettati.
Ad oggi, per ciò che attiene Ranza, il numero di detenuti non è stato normalizzato, né si è trovato rimedio alle forti carenze di organico”. “Parlo di Ranza - continua la parlamentare - consapevole che queste difficoltà sono all’ordine del giorno di tante altre strutture penitenziarie del Paese. Per questo è importante andare a vedere, conoscere le situazioni, essere consapevoli di quanta strada ci sia ancora da compiere per realizzare a pieno i valori sanciti dall’articolo 27 della nostra Costituzione.
Carceri sovraffollate, personale insufficiente costretto a lavorare in condizioni di pesante disagio e tensione, mettono a serio rischio la sicurezza e la dignità umana di tutti: dai detenuti agli operatori”. “Siamo molto preoccupati - aggiunge Franco Ceccuzzi - per l’inerzia del governo sull’edilizia carceraria, che ha reso ormai un ricordo il lavoro avviato dal sottosegretario Luigi Manconi al tempo del secondo governo Prodi. Da Manconi, che avevamo incontrato per discutere dei problemi di Ranza, avevamo ottenuto un impegno a collaborare.
Gli indirizzi di questo governo hanno vanificato tutto, compresi gli effetti postivi dell’indulto introdotto nel 2006 che, per quanto contestato, aveva comunque contributo a ridurre l’affollamento delle carceri”.