Il balletto Roberto Bolle and friends conclude con due serate di grande charme e con un teatro stracolmo di pubblico il cartellone di spettacoli della stagione 2009 di OperaFestival al Giardino di Boboli, che ha già riscosso un grandissimo successo di critica e di pubblico. Una stagione iniziata alla grande con la prima di Aida, personalizzata e resa indimenticabile anche grazie alle scene e ai costumi disegnati appositamente dallo scultore Igor Mitoraj, e proseguita in un crescendo inalterato di consensi per quasi due mesi, passando attraverso i successi degli spettacoli proposti da Claudio Baglioni, Massimo Ranieri e Jane Birkin, l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Zubin Mehta con l'Orchesta del Maggio Musicale Fiorentino e tre repliche dell'opera di Verdi, che hanno sempre visto esauriti gli oltre tremila posti al teatro allestito nel Prato delle Colonne del Giardino di Boboli.
Le due serate dedicate ai ballettomani e all'esibizione di Roberto Bolle and Friends che concludono il Festival hanno ricevuto fin dall'annuncio una calda accoglienza dal pubblico degli appassionati, tanto che il botteghino del teatro ha registrato una grande richiesta. Lo spettacolo di danza portato sulla scena di Boboli dall'Étoile della Scala di Milano – che torna in Italia dopo la sua trionfale tournée in America -, vede protagonisti oltre a Roberto Bolle anche famosi ballerini del Royal Ballet, del Bolshoi, del Balletto di Stoccarda e di Amburgo.
Dunque, un’occasione unica per ammirare, in una stessa soirée, sul medesimo palcoscenico e per di più approfittando della incomparabile bellezza del Giardino di Boboli, le più famose stelle del balletto “sfidarsi” amichevolmente, nel nome dell’arte della danza, in uno straordinario confronto di tecniche, scuole e stili, assecondando quell’amore per il virtuosismo, esibizionistico e sottilmente esaltante, intrinseco all’arte del balletto, e per appagare l’adorazione divistica che le sue star sanno suscitare.
Per i neofiti della danza, trovare riuniti i brani più belli e famosi del repertorio dell'Ottocento e del Novecento, interpretati dai migliori ballerini del momento, è anche l’occasione per accostarsi con facilità e in un’unica serata all’universo del balletto. Quando poi un gala di stelle si raccoglie intorno a Roberto Bolle, la trepidazione e il fanatismo crescono. La sua folgorante carriera, iniziata giovanissimo dopo il diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e l’ingresso nella compagnia scaligera, gli inviti nei più importanti teatri del mondo conteso come guest star, il corteggiamento mediatico di magazine e televisioni, la presenza da protagonista e testimonial ai grandi eventi internazionali, fanno di lui un caso unico di ballerino che riesce a portare al balletto, come nessun altro, grandi folle e trepidanti entusiasmi.
E se poi intorno al suo nome si raccoglie una splendente pléiade di étoiles, allora il balletto torna ad essere lo spettacolo più amato dal pubblico. Il festival voluto da Multipromo OperaFestival, e realizzato per il quinto anno nel teatro en plein air del Giardino di Boboli, è cresciuto di anno in anno per la felice scelta delle produzioni di opere liriche e di altri spettacoli di musica classica e moderna, ma anche balletto, ed oggi costituisce un unicum di eccellenze che lo hanno posto alla ribalta nazionale e internazionale per questo tipo di manifestazioni di grande cultura.
Un valore certamente accresciuto anche dalla programmazione degli spettacoli in luoghi di grande pregio artistico-paesaggistico – come sono il Giardino di Boboli di Firenze e dell'Abbazia di San Galgano a Chiusdino (Siena) -, con l'obiettivo di farli vivere anche attraverso la musica. Eventi musicali di alto livello, combinati all'irripetibile valore paesaggistico-monumentale del territorio, testimoniato dalla stretta collaborazione con le autorità di tutela. OperaFestival ha oggi raggiunto anche un altro livello professionale e tecnico grazie all'impiego di un pool di professionisti, artisti, musicisti, e tecnici che rappresentano l'eccellenza.
Emblematico è stato l'impegno di un grande artista come il maestro Mitoraj, che si è prodigato per molti mesi alla ideazione e realizzazione delle scene e dei costumi di una Aida che già fa parte della storia del melodramma. Dietro le quinte agiscono non meno di trecento persone, tutte impegnate a realizzare un festival di grande qualità.