“Una gestione nuova sul tema della casa rispetto al passato”. E’ quanto chiedono il capogruppo Valdo Spini e il consigliere di "Spini per Firenze" Tommaso Grassi. “La scorsa Amministrazione Comunale non è riuscita a risolvere il problema della casa a Firenze – hanno detto i due Consiglieri –, talvolta, gli unici soggetti a trarre vantaggio dalla costruzione di nuovi alloggi sono stati i costruttori: basti pensare al caso eclatante di via Toscanini e via Respighi, in cui 22 alloggi a prezzo calmierato costruiti dal privato in cambio dei permessi a costruire nell’area di Viale Belfiore, di agevolazioni economiche per la costruzione degli alloggi e dell’abbattimento dell’Ici, sono stati restituiti, con l’ulteriore onere di una penale, al proprietario da parte del Comune, perché il costo dell’affitto mensile era troppo elevato per coloro che avevano partecipato al bando (infatti 53 mq di appartamento costavano d’affitto 1.060euro”. L’auspicio di Spini è che “il Comune si impegni a risolvere la situazione abitativa a Firenze, che ogni anno subisce, sempre più forte, le conseguenze del fenomeno della morosità, dalla diminuzione dell’offerta di affitti a prezzi accessibili, dalla consistente presenza di studenti fuori sede, sui quali i privati spesso speculano, e a cui non ha fino ad ora corrisposto un’azione certa e decisa da parte degli Enti Pubblici competenti.
L’unica via d’uscita è quella di riuscire a rinnovare e a correggere gli strumenti adottati finora dalle precedenti Giunte, adeguando la contrattazione territoriale alle nuove condizioni ed emergenze abitative presenti in Città”. Secondo Tommaso Grassi e Valdo Spini “bisogna consolidare e rendere efficiente il patrimonio abitativo già presente nella disponibilità del Comune di Firenze, con manutenzioni ordinarie e straordinarie immediate e tempestive, che possano garantire agli assegnatari di essere in condizioni di sicurezza e che una volta rimasto libero l’alloggio possano permettere al pubblico di riassegnare in tempi certi ad un nuovo assegnatario l’alloggio: non è possibile che il Comune abbia tantissimi cittadini in graduatoria per un alloggio e centinaia di alloggi vuoti (oltre 160 alloggi nel 2008) perché non è stata ancora fatta la manutenzione agli appartamenti, necessaria per riassegnarli.
E’ paradossale che il bilancio di Casa spa sia in attivo di oltre 700.000 euro mentre la Giunta si ostina a dichiarare sulla stampa che non ci sono soldi per le manutenzioni degli alloggi”. La proposta è quella di porre particolare attenzione al tema delle locazioni a prezzo e canone concordato, di cui sono esempio i programmi ‘20.000 alloggi in affitto’ o la clausola del 20% sulle nuove edificazioni da destinare ad affitto calmierato. “Sorprendente - hanno detto il capogruppo e il consigliere - è che in merito a questi interventi i privati abbiano beneficiato di agevolazioni, incentivi, varianti urbanistiche e trasformazioni di aree agricole in edificabili mentre il Comune ha potuto contare per un termine temporale predefinito, in media, di 10 anni su decine di appartamenti a prezzo calmierato: senza dubbio lo squilibrio è palese.
Il Comune, contrariamente a quanto ha fatto finora, dovrebbe riequilibrare il saldo tra benefici e oneri, ricontrattare gli accordi territoriali per ridurre veramente e realmente il prezzo concordato a cui affittare gli alloggi e prevedere che il patrimonio abitativo, costruito ad affitto concordato, rimanga permanentemente nella disponibilità pubblica”. “Vogliamo portare questi problemi in consiglio comunale, visto che anche il Sindaco si è incontrato lunedì scorso con il movimento lotta per la casa e ne ha riconosciuto implicitamente l’importanza – concludono Valdo Spini e Tommaso Grassi - Su questi temi presenteremo degli atti in Consiglio, anche alla luce dell’imminente conclusione degli interventi di edilizia a canone calmierato in Via Canova: non vorremmo che si verifichino gli inconvenienti manifestatisi in via Toscanini e in via Respighi”.
(lb)