Un momento delicato su vari fronti; i giocatori continuano a rientrare per le visite e le prove atletiche allo stadio Ridolfi, nessuno, secondo le disposizioni societarie, può lasciarsi andare a dichiarazioni, fatte salve quelle rilasciate in occasione della partita allo Stadio di Viareggio in beneficenza alle famiglie delle vittime del fatidico 30 giugno. A trapelare sono le parole dei procuratori ed al momento quelli che fanno maggiormente riflettere in casa viola sono Pasqual e Semioli, entrambi alla ricerca di una stagione di conferme ed invece al momento mai così in bilico, con l'ex Chievo vicino alla Genova blucerchiata.
Così come certezze non ve ne sono per Santana e Dainelli, più defilati ma possibili elementi da far rientrare in eventuali accordi monetari. La dirigenza intanto resta in disparte ed a chiamarla in causa è addirittura il neo sindaco di Firenze Matteo Renzi che auspica presto un incontro relativo al progetto Viola, questo dopo appena pochi giorni dalla richiesta lanciata dalla Sede della Fiorentina per un incontro risolutore sulla Cittadella, entrambe le parti si dichiarano disponibili, mani tese, ma che restano a distanza l'una dall'altra. L'affare Melo ha portato quei 21 milioni da reinvestire che al momento hanno aperto un bloc notes di nomi interessanti ma le smentite si susseguono: Matteo Brighi per il dopo Melo, con una Roma valida e propositiva ma in cerca di serenità economica, ma anche Ledesma della Lazio, seppur un'alternativa a Liverani e non al brasiliano, con un assetto tattico che tornerebbe indietro di un anno.
Altro nome caldeggiato è quello di Zapater del Real Saragozza. La Fiorentina si è imposta una regolamentazione tale per cui ogni eventuale arrivo non deve compromettere gli equilibri già esistenti, ciò comporta la valutazione non solo del prezzo in se' del giocatore ma anche l'ingaggio e l'eventuale impiego come titolare, comprimario, o riserva. Alcuni nomi sul tavolo ad esempio offrirebbero vantaggi per alcune di queste variabili ma non per tutte, un Cristiano Lucarelli ad esempio sarebbe un buon vice Gilardino ma richiederebbe un investimento economico pari ad un titolare, con il rischio che qualcuno resti scontento.
Intanto Pantaleo Corvino resta irraggiungibile e c'è chi ipotizza la sua presenza in quel di Bergamo con un pensiero ai tifosi ancora amareggiati dalla conclusione indigesta del rapporto con Felipe Melo, uno strappo da ricucire non tanto per la perdita di un campione determinante, oramai il senno di poi ha potuto valutare pro e contro, quanto per risollevare morale e speranze utili a partire con il piede giusto dopo le attese ed i ridimensionamenti. Il ritiro inizierà ufficialmente venerdì mattina quando, a Cortina, si terrà la conferenza stampa congiunta di allenatore e DS viola. di Antonio Lenoci