Come i salmoni, nuotano contro corrente, contrastando con forza e passione la spinta di una crisi globale che spinge indietro l'economia del nostro paese. E' il destino di tanti imprenditori, grandi o piccoli, che nel clima recessivo che pervade la nostra città e tutta la Toscana, non si danno pervinti e continuano ad credere e investire nella propria attività.
E' il caso della Gioielleria Alisi, dal 2001 in via Porta Rossa a Firenze. L'impresa è stata fondata da due sorelle, Susanna, la designer, e Camilla che cura la parte commerciale.
Da quasi 10 anni propongono una collezione di gioielli in oro, argento e smaltati, reinterpretando in chiave moderna modelli classici dell'antica tradizione cittadina. In questo innovativo mix di artigianato, commercio e design, i prodotti sono caratterizzati da una lavorazione che può includere l'incassatura di preziosi, diamanti, o zaffiri.
Le due hanno creato negli anni una rete di collaborazione con numerosi orafi fiorentini ai quali commissionano lavori particolari. La chiave del loro successo è infatti una produzione personalizzata, anche su ordinazione e just in time, che dall'abituale mercato femminile si è allargata alla moda uomo e bambino.
E' proprio in quest'ultimo ambito che Alisi Gioielli dal 2004 propone una collezione dedicata al "piccolo principe" o alla "piccola principessa" di ogni famiglia, un percorso immaginario di ritratti in miniatura (pendenti, bracciali e orecchini in lastra d'oro di 2/4 centimetri) di bambini che giocano con corone e spade, ma anche dei familiari, padri in giacca e cravatta, madri con tailleurs e capelli in ordine, e tanti altri particolari su richiesta della clientela (il prezzo può variare dai 170 ai 5.000 euro), in modo da soddisfare i loro sogni e creare una relazione commerciale duratura.
La linea ‘Piccolo Principe’ ricorda quasi la ritrattistica: "Fu una una mamma a chiederci di celebrare l’immensa gioia per la nascita del suo bambino, il suo piccolo principe, con una preziosa immagine del bimbo da portare al collo" ricorda Susanna Alisi. Ma se è una mamma anche la disegnatrice di gioielli, allora la favola d'oro e d'argento viene coronata dal successo. La designer fiorentina dà vita al Piccolo Principe progettando e disegnado su carta i modelli, che poi si trasfigurano in oro e argento, smalti, perle, brillanti.
"Così può succedere di vedere un cliente americano che, con le lacrime agli occhi, consegna la sorpresa alla propria moglie per suggellare l'amore di una vita -racconta emozionata Susanna Alisi- tutta un'altra cosa dalla sia pur stimolante esperienza professionale di designer che avevo fatto a Milano negli anni precedenti". Nella stessa logica ecco i ritratti degli amici a quattro zampe, cani, gatti e cavalli, ricavati dalla foto dell'animale, oppure, per soddisfare la passione del cliente, le miniatura della barca, o della vettura, eseguite a mano con smalti speciali su lastra d'oro, o d'argento di qualsiasi dimensione.
Alisi Gioielli propone naturalmente collane e anelli in oro bianco e in oro giallo, decorati con brillanti ed altre pietre preziose.
Sempre però modelli unici ed originali, dal progetto alla realizzazione, per il 95% dei casi personalizzati su richiesta è consegnati nel giro di poche settimane, o addirittura di giorni, se a ordinarli è un turista che deve ripartire.
Sempre nel solco della tradizione cittadina, Alisi Gioelli ha ideato la Linea Gemelli che si rifà alle Arti Fiorentine. La storia delle Arti Maggiori e Minori Fiorentine da vita a questa collezione di Gemelli unici: "Anche in questo caso -spiega la sorella Camilla- fu un cliente a darci lo spunto da cui siamo partite.
E grazie alla consulenza del massimo esperto del settore, Luciano Artusi, che ci ha aiutato a reperire i modelli degli stemmi originali presso l'Archivio di Stato di Firenze, proponiamo questa collezione di gioielli in oro, argento e smalti, che in chiave moderna novellano gli antichi splendori della città di Firenze".
Così, dopo la presentazione della proposta a Pitti Uomo nel 2004, l'attività delle sorelle Alisi ha vissutto una stagione di sviluppo che non si è ancora fermata. Non c'è crisi per i loro gioielli.
"Sin dall'inizio abbiamo deciso di puntare sulla relazione personale con il cliente, piuttosto che sulla pubblicità -chiarisce ancora Camilla- produzione in tempo reale e assenza di magazzino sono la nostra risposta alla congiutura, insieme ad un ridotto prezzo unitario, compensato da una maggiore quantità realizzata". C'è pure il coraggio di essere divergenti rispetto alle tendenze di mercato nella ricetta di successo di queste due sorelle imprenditrici che lavorano insieme, ma con ruoli distinti.
Una bella accoppiata tra preziosi gemelli e sorelle di valore.
Nicola Novelli