Sabato 4 aprile la musica gospel festeggia il restauro della Cappella Francheschi nella chiesa di San Gaetano a Firenze. Torna a risplendere la restaurata pala d’altare raffigurante il Martirio di San Lorenzo di Pietro Berrettini da Cortona.
La cappella sarà riaperta al pubblico dalle 15,30.
La giornata di festeggiamenti per la chiesa di piazza Antinori (angolo via Tornabuoni) si concluderà con il concerto dei ‘Pilgrims’ alle ore 21. Diretto dal maestro Gianni Mini, il repertorio del coro fiorentino spazia dallo spiritual al gospel: da brani corali, si trasforma nella fusione tra voce e strumenti, passando attraverso la musica etnica, ricca nella sua semplicità dell’originario linguaggio dell’anima.
Nel percorso in crescendo, il repertorio subisce varie contaminazioni musicali dal pop al rock rivisitati in chiave gospel.
Lo spettacolo dei 40 cantanti del coro 'The Pilgrims' coinvolge il pubblico nei suoni e nei movimenti ritmici, racconta la storia deglischiavi d’America, la lotta per la sopravvivenza e il sogno della libertà.
Nei brani, nati nelle piantagioni di cotone e poi cantati nelle chiese, convivono gioia, dolore, felicità e sofferenza di un popolo che narra e rivela l’essenza della sua anima. Da oltre 10 anni i Pilgrims si esibiscono in concerti in tutta Italia e hanno nel loro curriculum collaborazioni eccellenti, come vari concerti con la cantante Cheryl Porter. Hanno partecipato a festival e concorsi internazionali, si sono esibiti alla Rai e hanno appena inciso un nuovo cd che raccoglie alcuni brani della loro storia musicale.
La chiesa dei santi Michele e Gaetano
La Chiesa dei Santi Michele e Gaetano risale al 1598 quando si stabilirono a Firenze i Chierici Regolari Teatini, fondati a Roma nel 1524 da San Gaetano Thiene.
L’Ordine intendeva contribuire alla riforma della Chiesa riportando la vita del clero allo spirito evangelico. Era formato da preti che vivevano assieme con una regola simile a quella monastica. Da principio i Teatini trovarono il Granduca Ferdinando I diffidente verso i “forestieri”, ma grazie al sostegno della Granduchessa Cristina di Lorena e alla fecondità del loro ministero, i padri “acquistarono gran credito” presso la corte come testimoniano fonti del tempo. Il convento venne edificato accanto all’antica chiesa di San Michele Arcangelo.
L’architettura della chiesa nuova è dovuta a Matteo Nigetti e Gherardo Silvani.
I lavori iniziarono il 22 agosto 1604 con la posa della prima pietra e si conclusero nel 1701. Il 29 agosto 1649 il Cardinale Carlo de’ Medici consacrava già il tempio mancante della facciata. La rapidità dei lavori è dovuta al mecenatismo del Cardinale e della nobiltà fiorentina che avrà il patronato delle cappelle.
Oggi questa chiesa, con la sua scenografica facciata e il monumentale interno, è una delle più rilevanti e rare architetture barocche della città. Artisti illustri concorsero alla realizzazione di un’intensa e preziosa antologia di pittura e scultura del tardo seicento fiorentino.
Oltre che il manifesto ideale della riforma cattolica successiva al concilio di Trento, è un ricchissimo scrigno d’arte e di alto artigianato, con la lavorazione delle pietre locali, dei marmi pregiati e delle pietre dure, del bronzo, dell’intaglio del legno e dell’arte tessile.