Firenze- Il grande impegno messo in campo dalla Regione, insieme alla solidarietà di tutta la Toscana in favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, sono state ribadite ieri dall'assessore al bilancio e alle politiche per il mare intervenendo stamani a Castelnuovo Garfagnana (Lu) alla presentazione del volume di atti del convegno 'Come difenderci dai terremoti, esperienze e proposte della Toscana al problema nazionale'.
Gli aiuti toscani, come ribadito dall'assessore, sono arrivati grazie alle organizzazioni di volontariato, alla Protezione civile, alle Asl, ai tecnici e alle istituzioni.
É stato allestito un campo nella frazione di Castelnuovo, a dieci chilometri dall’Aquila, dalla colonna mobile e dalla Protezione civile toscana. Una tendopoli completamente autonoma e autosufficiente, capace di ospitare oltre duecento persone. Sono stati inviati esperti: una squadra di medic i veterinari per i controlli alimentari, i tecnici del Genio civile regionale per verificare lo stato degli immobili ). Senza dimenticare medicinali, attrezzature di prima necessità come i novanta letti di cui è stato dotato il campo.
L'aiuto si è concentrato a Castelnuovo ma ha interessato anche altre aree dell’Abruzzo. Lo scorso 20 aprile, inoltre, la Giunta regionale ha stanziato 130mila euro per le operazioni di soccorso.
In campo antisismico, ha proseguito l'assessore, la Toscana è una delle prime tre regioni in Italia (con Molise e Lazio) che applicano alla lettera la classificazione antisismica più recente. Classificazione importante anche se essenziale, alla fine, è la sicurezza. 1.454 edifici pubblici strategici rilevanti (fra i quali ospedali, scuole e sedi comunali) sono stati inseriti dal giugno 2006 nella zona a più alta pericolosità che riguarda 90 comuni toscani a ridosso della fascia appenninica.
Su questi edifici, per adeguarli alle più recenti normative antisismiche, negli ultimi vent’anni sono stati spesi complessivamente 150 milioni di euro. Per completare il quadro ne servirebbero altri 440. Attualmente la consistenza dei fondi per interventi in questa materia è di circa 6 milioni di euro l’anno, dei quali 4 provenienti da fondi comunitari e 2 finanziati dal bilancio regionale. Complessivamente sono 506 gli edifici per i quali è stato completato l’adeguamento alle normative antisismiche, mentre 450 sono oggetto di verifiche e indagini da parte dei circa 100 tecnici specializzati, fra ingegneri, architetti e geologi, adibiti in Toscana al controllo sismico (41 dei quali assunti dopo l’ultimo terremoto che investì San Giuliano di Puglia).
L'impegno della Regione, ha concluso l'assessore, su prevenzione, controllo e monitoraggio può e deve aumentare.
La Toscana è tra le regioni italiane più s ismiche ma è anche tra quelle che negli anni hanno lavorato con rigore. Questo a dimostrazione di come, se impostato correttamente, il metodo che abbiamo adottato è in grado di funzionare: la “macchina burocratica” – regionale, comunale ma anche statale – può mostrare il suo volto buono: dell’efficienza, della tempestività, della solidarietà umana. La partecipazione di tutti (istituzioni, forze politiche, organizzazioni di volontariato, protezione civile e cittadini è la strada più sicura per non sbagliare e ottenere i migliori risultati.
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