Firenze, 8 Aprile 2009- Arriverà “ben prima” dei 90 giorni di tempo previsti dall’accordo Governo-Regioni sul Piano Casa, la legge toscana sull’edilizia, e sarà affiancata da un patto con gli enti locali, utile per coordinare al meglio le attività di pianificazione. L’idea della Giunta regionale è di iniziare a lavorare sul patto con gli enti locali già il 14 aprile e di portare in Consiglio la legge contemporaneamente al Piano paesaggistico, verso metà maggio. Lo ha affermato l’assessore all’Urbanistica, con un’informativa in Consiglio regionale.
L’assessore ha anche informato che il decreto sulle materie di competenza governativa vedrà l’approvazione dopo Pasqua.
Nessun intento di fare polemica ma solo la necessità di fare chiarezza. Così, nella sua replica, l’assessore all’urbanistica ha motivato la ricostruzione dei passaggi circa l’accordo tra Governo e Regioni sul Piano casa fornita nella relazione introduttiva all’Aula. “Ora che l’accordo c’è – ha detto – dobbiamo fare la legge ma non, come qualcuno ha suggerito, un provvedimento unico che comprenda Piano paesistico, legge edilizia e legge per l’edilizia residenziale pubblica”.
L’assessore ha aggiunto che il percorso e la normativa dovranno essere “chiari” e “all’insegna del rigore”.
Il Consiglio ha poi votato due documenti collegati alla comunicazione dell’assessore: una proposta di risoluzione, che era già stata approvata in commissione Territorio e ambiente, sottoscritta da Udc, Prc, Af, Pd e Ps, e una mozione presentata dai gruppi del centrodestra.
La proposta di risoluzione, illustrata in aula da Luca Titoni, è stata approvata con l’astensione dei gruppi consiliari di An-Pdl e FI-Pdl.
Il documento, che valuta positivamente l’accordo raggiunto tra Governo, Regioni e Enti locali, invita la Giunta regionale “ad accelerare l’impegno e l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per la realizzazione degli interventi in materia di edilizia sociale e di sostegno alla locazione a canone controllato” valutando anche “la possibilità di anticipare alcuni contenuti dell’iniziativa legislativa di riforma dell’edilizia residenziale pubblica all’esame del Consiglio”.
Respinta, invece, la mozione presentata dai gruppi di centrodestra che invitava la Giunta regionale “a proporre nei tempi più brevi possibili i provvedimenti per rendere esecutivo il cosiddetto Piano casa” e “ad attivare tutti i canali di cooperazione con il Governo in vista del varo del preannunciato Piano per l’edilizia residenziale pubblica”.
La proposta di legge regionale ha tre obiettivi: regolamentare gli interventi di ampliamento; disciplinare gli interventi straordinari di demolizione e ricostruzione; introdurre forme di semplificazione per l’attuazione degli interventi edilizi.
L’assessore ha ricordato che la Toscana prevede già la possibilità di intervenire con gli ampliamenti e si è già dotata di forme di semplificazione, come la DIA (Dichiarazione di inizio attività), che agevolano l’edilizia: l’anno scorso ad esempio, nonostante la stasi generale del settore, in Toscana sono state presentate 50.000 DIA. La legge – ha detto l’assessore – avrà una funzione anticongiunturale, servirà quindi a favorire le attività delle piccole e medie imprese locali, ma allo stesso tempo dovrà garantire il pieno rispetto delle norme contro il lavoro nero, puntare all’edilizia sostenibile e antisismica e non derogare ai principi della pianificazione urbanistica regionale e locale.
Ad esempio dovrà consentire interventi solo su edifici regolarmente accatastati e non permettere cambiamenti di destinazione d’uso nelle aree rurali. La Regione inoltre – ha annunciato infine l’assessore - sta pensando di affiancare al pacchetto “Piano Casa – Piano paesaggistico” anche un programma di investimenti sull’edilizia sociale, che intervenga su edilizia economica e popolare e abitazioni in affitto.