Firenze– Passa a maggioranza (su 40 votanti, 11 si sono astenuti, 29 si sono espressi a favore) la proposta di legge “Norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura”. Collegato all’atto anche un ordine del giorno che impegna la Giunta ad introdurre misure di tutela dai rischi connessi all’utilizzo di fitofarmaci e pesticidi. Tali misure si dovrebbero concretizzare nella creazione di una banca dati dei trattamenti usati nel territorio, ma anche nella comunicazione in tempo reale a cittadini e soggetti interessati, su localizzazione delle sostanze utilizzate e potenziali rischi per la salute.
Il provvedimento approvato, mira a dare “sostegno agli apicoltori toscani”, così come ha evidenziato il presidente della commissione Agricoltura Aldo Manetti, ed “interviene in un settore che nella nostra regione ha una grandissima tradizione una produzione di qualità, ma che pure sta vivendo momenti drammatici soprattutto a causa delle gravi e ripetute morìe di api che si registrano ovunque”.
In termini economici, il sostegno si traduce in 90 mila euro (che vanno ad aggiungersi a quelli previsti da altre normative regionali) per la promozione e l’incentivazione della produzione di miele ed altri prodotti dell’alveare, stabilendo tuttavia regole e sanzioni pesanti per chi contravviene ai divieti. Tra questi, operare qualsiasi trattamento fitosanitario durante il periodo della fioritura alle colture arboree, erbacee e ornamentali, che possa essere dannoso alle api. Vengono inoltre individuate aree di rispetto attorno agli alveari in modo da salvaguardarli dai pesticidi, con particolare attenzione agli allevamenti di api regine.
“Era necessaria una nuova legge in materia per adeguarsi alle nuove normative e alle direttive europee” ha continuato Manetti. “Così come era stringente correre ai ripari prevedendo interventi che possano interrompere il ripetersi delle morìe”. Fra i principali imputati delle stragi di api c’è in particolare una categoria di antiparassitari, i neonicotinoidi, che vengono usati per la concia dei semi soprattutto di mais e girasole e che poi passano nelle piante e nei fiori. Critiche alla legge sono arrivate dalla consigliera Angela Notaro: “Avevo trovato produttivo il lavoro svolto in commissione nell’individuare soluzioni all’emergenza della moria delle api.
Con rammarico, devo rilevare che in tema di salvaguardia, siamo al punto di partenza: la legge non tutela né le api né la categoria degli apicoltori perché si è deciso di togliere l’unico comma (c6, art. 10 ndr) di vera protezione”. Da qui il voto di astensione della consigliera che si è detta “stupita per la superficialità dimostrata: non abbiamo fatto i conti con l’uso abituale sul territorio di diserbanti, fitofarmaci e insetticidi, che sono la prima causa della moria delle api”.
Notaro ha comunque votato a favore dell’ordine del giorno collegato alla legge “perché sebbene sia un modo per lavarsi la coscienza, è l’unico strumento che è rimasto per dare risposte concrete e non solo di facciata”.
Sostegno alla legge è stato espresso dalla consigliera Alessia Petraglia: “Questo provvedimento – ha detto – indica chiaramente le misure a favore del settore e ne riconosce il ruolo fondamentale”. E sull’ordine del giorno collegato, la consigliera si è detta favorevole perche “il tema dell’utilizzo dei fitofarmaci, è questione molto importante e rende l’efficacia della nostra risposta al grido di emergenza lanciato dalla categoria”.
“Questa legge è la giusta risposta alla salvaguardia delle api e finalmente si prevedono sanzioni pesanti per chi usa e abusa di sostanze tossiche in agricoltura”.
Così il consigliere Fabio Roggiolani che anche sull’ordine del giorno ha speso parole favorevoli: “L’informazione in tempo reale è doverosa. Siamo nelle condizioni di fare quello che è giusto in tema di pesticidi, identificando le aree e mappando le sostanze più gravi che possono rilasciare i loro effetti in tempi più o meno lunghi. Su questo si misura la nostra vera capacità”.
Favorevole alla legge e all’ordine del giorno collegato anche il consigliere Nicola Danti: “Quello delle api e dell’apicoltura è tema di attenzione internazionale che ha suscitato un grande dibattito.
La legge offre risposte importanti su regole, comportamenti e tutela di un settore strategico ma insiste anche nella valorizzazione di un patrimonio eccezionale”. (f.cio/Cem)