Firenze, 30 novembre 2006- Il mito classico di Omero e di Ovidio rivisitato alla luce della Commedia dantesca, ripensato in considerazione di anni di femminismo e postfemminismo ed infine reinventato, in versione terzo millennio, da un grande dell’illustrazione contemporanea, Cecco Mariniello, in collaborazione con un outsider della narrativa e poesia italiana, Roberto Piumini. Questo al centro della mostra “La scuola di Circe…il segreto degli animali galanti” di scena alla Galleria BABELE di Firenze dal 2 dicembre 2006 al 13 gennaio 2007.
21 acquarelli con donne coloratissime, “magiche”, erotiche, ammiccanti, molli eppure quasi immacolate che si accompagnano, senza macchia e senza colpa, ad animali placidi e galanti che conservano nello sguardo il ricordo (e il rimpianto) della vita (viziosa) degli uomini che furono.
Si tratta delle bellissime allieve di Circe e degli uomini che hanno trasformato in animali secondo una “metamorfosi da contrappasso” delle loro caratteristiche umane, ritratti con ammirazione, complicità, ironia ed irriverenza in un paganissimo “Purgatorium” in multicolor.
Tratti puliti, pennellate sapienti, contorni vibranti e figure limpide rendono l’esecuzione perfetta, tanto che si stenta a credere siano dei veri e propri acquarelli.
Illustratore colto, dotato di grande personalità ed originalità, anche in questa occasione Mariniello riesce a rendere la dimensione del fiabesco attraverso la poesia del cromatismo, le proporzioni dei soggetti e le ambientazioni talvolta vagamente portate all'esotismo.
La mostra sarà anche l’occasione per la presentazione ufficiale in anteprima nazionale del volume di Roberto Piumini “Le figlie di Circe” (edizioni Nuages) illustrato proprio con le tavole in esposizione.
Un libro dedicato ai collezionisti di raffinati libri erotici, agli amanti della grande illustrazione e a quelli della lettura non convenzionale dei testi di Piumini che, per l’occasione, si straniano completamente dall’erotismo e dalla sensualità delle illustrazioni, sprofondando in un prima storico-psicologico.
“Quello di Piumini e Mariniello è un sodalizio ormai consolidato da anni, in cui gli eruditi giochi di parole dell'uno si sposano con la ricchezza e l'intensità del segno perfettamente semplice dell'altro.
Ironiche, elegantemente satiriche ma incisive, le tavole di Mariniello raccontano una storia parallela al testo di Piumini, ordiscono nuove trame ed intrecci, offrendo così spunti alternativi” spiega Laura Accordi Gattai, curatrice della mostra.
Un’esposizione che s’inserisce perfettamente nella “tradizione” di BABELE, una delle principali (e poche) gallerie d’arte contemporanea a “trattare” in Italia un genere, quello dell’illustrazione e della comunicazione visiva, che, seppur affermato nel resto del mondo, viene ancora percepito nel nostro paese come di élite e di nicchia.
“Non si tratta di un genere ad uso esclusivo dell'editoria per l'infanzia (e quale migliore occasione di questa per dimostrarlo!), ma di una forma d’arte che, nell’ambito dell’offerta contemporanea, è in grado di condurci lungo il confine labile che separa il reale dall'effimero, di risvegliare il fanciullino che è in noi, facendo vibrare corde di calviniana levità che aprono al sorriso” aggiunge Laura Accordi Gattai.
Nel corso dell’inaugurazione (2 dicembre, ore 17.00 alla presenza di Mariniello, Piumini, Laura Accordi Gattai e Cristina Taverna, editrice di Nuages) il chitarrista classico Adriano Sebastiani presenterà brani estratti da “My secret garden”, cd (musiche di Ralph Towner) di contaminazione tra musica classica, etnica e jazz.
Tutti gli originali in esposizione sono in vendita da un minimo di 740 euro ad un massimo di 860.
