Vernio– Ci sono voluti due anni di lavori per restaurare e far tornare a nuova vita l’antico mulino della Badia di Montepiano nel Comune di Vernio (Prato), acquistato nel 2006 dalla Comunità Montana Val di Bisenzio per farne uno dei perni del “Progetto castagna” insieme ai comuni di Vernio e Cantagallo. L’inaugurazione si svolgerà sabato 18 aprile alle ore 10 presso la sala Capitolare della vicina Badia di Montepiano insieme alla presentazione di una pubblicazione di Cinzia Bartolozzi dedicata alla storia e al restauro di questo antico edificio.
All’evento saranno presenti il Presidente della Comunità Montana Marco Ciani, il sindaco di Vernio Paolo Cecconi, di Cantagallo Ilaria Bugetti e quello di Vaiano Annalisa Marchi oltre al Presidente della Provincia di Prato Massimo Logli. Inoltre due mugnai effettueranno una dimostrazione di macinatura di castagne, l’occasione migliore per far tornare in attività dopo tanti anni le antiche macine mosse dall’acqua del torrente Chiaramonte, affluente del fiume Setta. L’opificio ha origini medievali ma fu modificato nel Settecento come dimostra una lapide muraria sulla porta d’ingresso.
E’ fornito di un piccolo canale e si trova a pochi metri dalla Badia di Montepiano risalente ai primi dell’anno Mille. I lavori, per un importo di oltre 200 mila euro di cui 50 mila finanziati dalla Provincia di Prato e il resto dalla stessa Comunità Montana, hanno riguardato il recupero e il consolidamento della struttura muraria, del tetto che ha mantenuto la tipica copertura in pietra e delle travi di legno e dei solai e sistemati gli interni, l’illuminazione e riattivate le parti meccaniche.
Proprio su questo aspetto dopo un lungo e delicato restauro è stato recuperato il “ritrecine” originario, il meccanismo con le pale di legno che permette il movimento delle macine di pietra. Nella parte esterna è stata poi sistemata e ripulita la gora che porta l’acqua al mulino e il cosiddetto “bottaccio”. Per utilizzare il mulino anche per scopi didattici e promozionali, è stato realizzato un sistema video integrato con una telecamera fissata all’interno del meccanismo che fa muovere le pale.
In questo modo, grazie ad un monitor piazzato nella sala delle macine, è possibile vedere il movimento del “ritrecine” e degli altri meccanismi idraulici. Poi, grazie ad un intervento del Consorzio di Bonifica Reno Palata che ha stanziato 55 mila euro, sono stati effettuati i lavori di riqualificazione ambientale di tutto il terreno circostante il mulino, costruito un ponticello sul torrente e realizzato un percorso pedonale per collegare l’area alla Badia grazie anche ad una porzione di terreno gentilmente offerta dalla collettività della piccola Missione dei Sordomuti della Badia.
“Con il completamento del mulino abbiamo raggiunto un obiettivo di legislatura – spiega il Presidente della Comunità Montana Marco Ciani – perché rappresenta uno dei tasselli più importanti del “Progetto castagna” e il rilancio di questo prodotto che stiamo portando avanti insieme ai Comuni di Vernio e Cantagallo. Oltre all’aspetto produttivo c’è poi quello didattico, supportato anche dalla bella pubblicazione curata dall’architetto Cinzia Bartolozzi, e infine sono convinto che il restauro di questo edificio insieme al recupero ambientale di tutta l’area che lo circonda, sia fondamentale per la valorizzazione storico e culturale della Badia di Montepiano grazie anche al nuovo sentiero di collegamento che abbiamo creato tra i due edifici storici.
Per il rilancio di Montepiano la Comunità Montana ha fatto la sua parte – sottolinea Ciani – ora spero che anche i privati faccino la loro perché proprio in un momento di crisi come questo è importante avere nuove idee e credere in un territorio come la Val di Bisenzio che offre grandi potenzialità da un punto di vista turistico, culturale e ambientale”. Il mulino della Badia sarà gestito in collaborazione con l’Associazione dei Castanicoltori della Val di Bisenzio che potrà utilizzarlo sia per funzioni produttive per la macinatura ma anche per iniziative promozionali legate allo sviluppo produttivo della castagna e della farina dolce.
Inoltre sono stati attivati contatti con la Pro Loco di Montepiano per offrire la possibilità ai visitatori e turisti di visitare l’opificio.
Fabrizio Lucarini