Un wine tasting senza confini per un vino buono a ogni latitudine. E’ in programma lo stesso giorno in 43 città del mondo, da Washington ad Arezzo. I 4mila sommelier parteciperanno anche a un supertest sulla percezione organolettica del più pregiato tra i rossi dell’Umbria. Il Sagrantino di Montefalco gioca la sfida con la gastronomia toscana: un abbinamento vincente per accostamenti innovativi tra regioni leader nella qualità e nella buona tavola. 20 aprile. Oltre 4 mila sommelier, lo stesso giorno, alzeranno un calice di Sagrantino di Montefalco durante una degustazione senza uguali: l’unica che fa il giro del mondo in 24 ore, dal Giappone agli Stati Uniti.
E’ il secondo “Sagrantino Day International”, la più grande, la più globale e la più originale tra le degustazioni di vino mai organizzate prima d’ora. E’ riservata a un pubblico di addetti ai lavori, i sommelier dell’AIS e della Worldwide Sommelier Association, grandi esperti di vino: una platea di oltre 4 mila professionisti italiani e stranieri impiegati nei più prestigiosi ristoranti, winebar ed enoteche del mondo, sempre attenti ad abbinare buone etichette ai diversi tipi di cucina.
La manifestazione è organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Montefalco. Il secondo “Sagrantino Day International” si svolge il 20 aprile in 43 città: Tokyo, Lussemburgo, New York, Washington, Berlino, Hannover, Londra, Osaka, Amsterdam, Bruxelles, Amburgo, Colonia, Kassel. Darmstadt e in altre 29 città italiane. In Toscana i sommelier si troveranno ad Arezzo la sera del 20 aprile per degustare il più pregiato e rinomato vino umbro: il “Sagrantino di Montefalco Docg”, secco e passito.
Durante la degustazione guidata saranno assaggiati 6 diversi tipi di Sagrantino secco annate 2004 e 2005, un Sagrantino Passito di una delle due vendemmie e altri 6 calici di “Montefalco Doc”, annata 2006. Oltre a fare la degustazione tecnica i 4 mila sommelier saranno sottoposti a un approfondito test percettivo organolettico, per descrivere i sapori e i profumi del Sagrantino. I dati saranno poi rielaborati in “mappe di percezione” dall’Università di Firenze, a cura del professor Vincenzo Zampi, docente di Economia nell’ateneo toscano.
Per l’annata 2008 è prevista una produzione di Sagrantino di Montefalco docg, secco e passito, di 2,3 milioni di bottiglie. Erano appena 550 mila dieci anni prima. Il Montefalco rosso Doc, la seconda denominazione della zona, è passato invece da 847 mila bottiglie del 1998 a oltre 2,3 milioni. La produzione totale dell’area, tra Sagrantino di Montefalco docg e Montefalco doc, supererà per l’annata 2008 i 4,6 milioni di bottiglie.