Palazzo Chigi torna completamente ad antico splendore. E domani, sabato 28 marzo (ore 16), aprirà definitivamente le porte alla cittadinanza. Un traguardo prestigioso e fino a non molti anni fa insperato. Invece dopo l’acquisto, nel 1986, da parte del Comune di San Quirico d’Orcia, è iniziato un cammino nuovo per il palazzo settecentesco appartenuto fino ad allora alla famiglia Chigi. Il primo passo fu la messa in sicurezza dell’edificio, con interventi grazie a fondi pubblici regionali al tetto che era completamente crollato e altri lavori strutturali.
Nel 1999 con all’accordo di Programma Quadro Stato Regioni sono stati destinati al completamento dei lavori di recupero risorse per oltre 5 milioni di euro. Nel 2000 fu già possibile trasferire nel palazzo, al piano terreno, gli uffici comunali; nel 2002 la biblioteca, nel 2003 è stato recuperato il teatrino e l’anno successivo è stato inaugurato il primo piano, subito utilizzato per convegni e mostre. Inoltre il Palazzo è già sede del Centro per lo studio del paesaggio e del giardino – Fondazione Alessandro Tagliolini.
Complessivamente il restauro di Palazzo Chigi è costato 8 milioni di euro, conta oltre 50 stanze, alcune delle quali ancora affrescate, per un volume di 25.700metri cubi ed una superficie piana di 2.850 metri quadri.
Il programma di sabato 27 marzo (inizio ore 16) prevede l’inaugurazione di Palazzo Chigi e del giardino adiacente intitolato a Nilde Iotti. Oltre al sindaco Marileno Franci, interverranno il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, il prefetto di Siena Giulio Cazzella, l’assessore regionale alla cultura Paolo Cocchi, il soprintendente per i Beni architettonici e per il paesaggio Giangiamo Martines; Mario Lolli Ghetti, Direttore Regionale per la Toscana (Ministero per i beni e le attività culturali);
Gianni Resti, presidente Fondazione Musei senesi.
Sono infine previsti la partecipazione della Società Filarmonica e degli sbandieratori dei Quartieri di San Quirico.