Englaro: il Pdl chiede di ripensare la cittadinanza onoraria di Firenze.
Il Comune avvia un percorso partecipativo sul Testamento Biologico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2009 23:35
Englaro: il Pdl chiede di ripensare la cittadinanza onoraria di Firenze.<BR>Il Comune avvia un percorso partecipativo sul Testamento Biologico

Firenze, 11 Marzo 2009- Testamento biologico. La parola passa ai cittadini che potranno intervenire in modo informato in un dibattito pubblico guidato i cui risultati potranno essere utili anche nel dibattito parlamentare sulla legge sul Testamento biologico. Si chiama democrazia deliberativa ed è un percorso di partecipazione sul tema del Testamento biologico che coinvolgerà i cittadini e le associazioni della città. Il percorso ( l'iscrizione è obbligatoria)prevede circa 10 focus group che si terranno durante il mese di marzo e un town meeting il 25 aprile momento conclusivo del percorso dove emergeranno i contributi di tutti grazie anche all'uso delle nuove tecnologie (computer, internet, video conferenze) che consentiranno a ciascuno di esprimere le propria opinione attraverso il sistema elettronico.

Il percorso è agevolato anche da un documento informativo redatto con il supporto del "Comitato dei garanti per il dibattito pubblico sul testamento biologico" che ne hanno supervisionato il contenuto per garantire la massima coerenza delle informazioni ed il rispetto di tutti gli orientamenti. Il piccolo libretto spiega il percorso, i quattro casi emblematici di Welby, Terri Schiavo, Salvatore Crisafulli, Eluana Englaro e cosa dice l'ordinamento giuridico italiano in materia. Nell'opuscolo sono contenute anche le interviste ai garanti del dibattito pubblico sul testamento biologico nato nel 2008.

L'iniziativa coinvolge in modo simultaneo Firenze e Torino e rientra nel progetto Biennale Democrazia organizzata da Torino e dalla Regione Piemonte nell'ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. A Firenze l'iniziativa è stata presentata stamani dall'assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua e dall'assessore regionale ai rapporti con i cittadini Agostino Fragai. "Sarà un'occasione per conoscere l'opinione delle persone comuni - ha detto l'assessore Cristina Bevilacqua- su un argomento delicato come il testamento biologico e che interroga tutti i cittadini sul proprio futuro.

Saranno opinioni basate sulla vita vissuta che serviranno a far emergere gli orientamenti profondi della gente. Ma il concetto di democrazia implica qualcosa di più, ossia che nel corso della discussione le opinioni dei partecipanti possano modificarsi di fronte agli argomenti portati dagli interlocutori. Le opinioni di formano e si trasformano attraverso il dialogo e il 25 aprile giornata simbolo della rinascita della libertà e della democrazia in Italia, avremo anche l'occasione di utilizzare, attraverso le tecnologie, nuovi strumenti di democrazia".

Lo scopo dell'evento non è di tipo referendario, ottenere dei si o no, ma di rilevare in modo approfondito e articolato orientamenti, atteggiamenti e opinioni dei partecipanti. Trecento cittadini si troveranno a Torino e a Firenze in una grande sala a discutere per un'intera giornata. Dopo la discussione le persone coinvolte potranno esprimere individualmente le proprie preferenze attraverso un sistema di votazione elettronica i cui esiti saranno disponibili istantaneamente. Il giorno successivo all'evento verranno presentati pubblicamente i risultati del town meeting.

"Sono certo che questa esperienza - ha detto l'assessore regionale alla partecipazione Agostino Fragai -- lascerà sorpresi molti osservatori, che potranno verificare come il confronto di merito, documentato, non basato su argomentazioni ideologiche possa portare a unire piuttosto che a dividere, anche su un tema di grande delicatezza come quello del testamento biologico. Quello che realizzeremo tra Firenze e Torino non sarà un sondaggio ma una discussione informata, che partirà dalla base di un documento informativo a cui hanno contributo e massimi esperti nazionali, di ogni convinzione religiosa, etica, scientifica.

Le esperienze che abbiamo realizzato negli anni scorsi qui in Toscana ci dicono che la formula del town meeting è importante perché consente di raccogliere e di valorizzare, a differenza del sondaggio, le "opinioni informate" dei comuni cittadini, che alla fine del processo risultano sempre diverse rispetto a quando si inizia la discussione".
Rimediare all'errore compiuto con l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro: lo chiede il Pdl fiorentino, dopo che Monsignor Betori che ha definito la decisione del Consiglio Comunale di Firenze di conferire la cittadinanza onoraria a Beppino Englaro, un'offesa contro la tradizione cristiana di Firenze.
"Sulla vicenda tragica di Eluana ognuno ha maturato in coscienza una propria posizione -scrive in una lettera aperta al Sindaco di Firenze il consigliere comunale Fi Pdl Gabriele Toccafondi- Anche il consiglio comunale di Firenze una settimana fa, e ancora prima qualche mese fa, ha avuto modo di discutere sulle questioni sopra richiamate ed infine ha espresso un voto su alcuni atti di propria competenza.

Affermo questo, non condividendo quanto, nel merito, è emerso da quelle votazioni che andavano nel senso diametralmente opposto a quanto io sostengo. Dico questo perché sia chiaro che il consiglio comunale fiorentino sul tema della tragica vicenda di Eluana e più in generale del testamento biologico, ha discusso e votato atti. Appare quindi chiaro che la decisione di lunedì 9 marzo di conferire al signor Giuseppe Englaro, nel merito, non avevano ragioni di essere. Nel merito della questione della famiglia Englaro e del testamento biologico, il consiglio aveva già discusso e votato.

Ma oltre ad una questione di merito, vi è anche una questione di metodo. Sono convinto infatti, tuttora, che l'istituzione della "cittadinanza onoraria" sia da conferire a chi unisce una città. Cosciente di questo ho, a più riprese nei giorni precedenti alla votazione, richiesto alla maggioranza un ripensamento sul metodo adottato. Abbiamo preso atto dell'impossibilità di ripensamento e così abbiamo votato. La proposta che tu hai fatto in consiglio ci trovava d'accordo. Una discussione pubblica al posto di una cittadinanza onoraria.

Ma come tu ben sai, la proposta non è stata accolta dai capigruppo del centrosinistra e dai proponenti la delibera. Non sarà forse quindi una casualità se sei uscito dall'aula e non hai partecipato alle votazioni. Così abbiamo votato contro la richiesta di rinvio di due settimane perché non andava nella direzione da te avanzata. Alla fine il consiglio comunale si è spaccato a metà, la cittadinanza onoraria è stata data. Ti scrivo perché continuo inesorabilmente ad essere convinto che poteva e doveva essere evitata questa divisione".
"La procedura per arrivare alla cittadinanza onoraria è stata istituzionalmente e formalmente corretta".

E' quanto afferma il capogruppo del Psi Alessandro Falciani rispondendo agli interventi della capogruppo di Fi-Pdl Bianca Maria Giocoli e del consigliere Gabriele Toccafondi, sulla cittadinanza onoraria a Beppino Engalro. "La loro richiesta - ha proseguito Falciani - è priva di ogni fondamento perché significa non rispettare la volontà del consiglio comunale e mi meraviglia, perché è una provocazione che non ha fondamento e merita una risposta adeguata. Gli organi del Comune sono due, il sindaco e il consiglio comunale che si è espresso ed è sovrano".

"A tal proposito mi permetto di fare un appello al sindaco: organizzare la cerimonia di assegnazione prima che si esaurisca il mandato. Ogni altra richiesta è fuorviante e provocatoria". "Dopo la provocazione di Betori - ha aggiunto il consigliere Falciani - si aggiunge ora in tandem quella di Forza Italia. Vorrei ricordare la lettera che Paolo VI indirizzò ai cattolici nel 1970 in cui diceva: 'Il medico cattolico non è obbligato a utilizzare tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza instancabilmente creativa.

In molti casi non sarebbe forse un'inutile tortura imporre la rianimazione vegetativa nella fase terminale di una malattia incurabile? In quel caso il dovere del medico è piuttosto quello di impegnarsi ad alleviare la sofferenza, invece di voler prolungare più a lungo possibile, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi condizione, una vita che non è più pienamente umana e che va naturalmente verso il suo epilogo?'.La dottrina della Chiesa - ha sottolineato Falciani -esposta da Paolo VI trentotto anni fa è forse cambiata? O invece l'arcivescovo Betori e i suoi epigoni sono più interessati a strumentalizzare la vicenda della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro, in mera funzione delle prossime elezioni amministrative di giugno? Se così fosse, inviterei la Curia ad esporsi pubblicamente, e a candidare un proprio rappresentante, invece di parlare attraverso i consiglieri comunali, che dovrebbero avere la funzione di tutelare gli atti amministrativi deliberati, invece di farsi portavoce di dubbie interpretazioni della dottrina della Chiesa, peraltro smentite da sacerdoti impegnati sul territorio come Don Santoro e da Don Mazzi".
"Faccio un formale e sentito appello al PD o comunque a quella parte del PD che, indipendentemente dall'essere vicino e solidale con il cuore e la mente al signor Giuseppe Englaro, ha visto nella procedura adottata per il conferimento della cittadinanza e nella successiva votazione, una forzatura che ha diviso la città e l'italia tutta -interviene anche la capogruppo Fi Pdl Bianca Maria Giocoli- Il conferimento della cittadinanza onoraria dovrebbe rappresentare un abbraccio simbolico di tutta la comunità cittadina al destinario della onorificenza.

Cosi non è stato. Credo che anche il signor Englaro non possa ritenersi soddisfatto di un onore che solo una piccola parte di Firenze gli tributa, obtorto collo e con molti distinguo. L'opinione pubblica, in generale, ha visto nell'approvazione della delibera una antipatica prova di forza che ha prodotto una lacerazione nel tessuto cittadino. E' rimasto persino inascoltato il richiamo e la proposta del sindaco, ad approfondire seriamente (non certo con un rinvio di 15 giorni),le tematiche sull'argomento con il coinvolgimento anche del signor Giuseppe Englaro.

Noi non ci rassegniamo. Oggi quindi siamo a chiedere al PD di porre in essere tutti gli strumenti possibili, per rimediare al grave errore di lunedì scorso. Non vogliamo che questa ferita rimanga nella storia di Firenze. Noi diciamo alla città che non ci arrendiamo; la partita non è finita. Ci aspettiamo che anche il sindaco e il PD facciano altrettanto".
Anche il capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale, Giovanni Varrasi, è intervenuto nella discussione che è scaturita dal conferimento della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro.

Questo, il suo intervento: "Nello scorso Consiglio Comunale la maggioranza dei consiglieri ha votato per l'assegnazione della cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro, volendo segnalare simbolicamente il valore della libertà e della laicità, tutelando il diritto inalienabile dell'individuo a gestire il proprio corpo, non demandando questo potere a nessuna autorità esterna. Questa legittima posizione politica e istituzionale è stata violentemente attaccata da un comunicato della Diocesi fiorentina che ha usato toni poco meditati e, come ha già detto qualcuno, da corrente politica più che spirituali e pastorali.

Il gruppo dei Verdi, a tal proposito, porterà avanti due iniziative politiche. La prima giovedì, nella riunione dei capigruppo consiliari, dove chiederà al presidente del consiglio di elevare formale rimostranza nei confronti del comunicato della Diocesi, lamentando la grave mancanza di rispetto verso le istituzioni comunali e la loro rappresentanza consiliare, tra l'altro eletta con preferenza nominale e non, come in Parlamento o in Regione, scelta dalle segreterie dei partiti di appartenenza.

L'altra iniziativa sarà lunedì prossimo quando, con una domanda di attualità,sarà chiesto al sindaco di esprimere «solennemente» il suo punto di vista sull'argomento. Quando, in altre circostanze, parlavamo di «voce del padrone» dietro a certe candidature alludevamo ai poteri economici e politici di stampo e cultura oligarchica. Le ultime esternazioni di Renzi in attacco ai principi fondamentali della Costituzione e alle prerogative del sindacato, nonché di stima verso Berlusconi fanno apparire sempre più questo progetto come noi lo avevamo ipotizzato, ovvero radicalmente di centro-destra.

Dunque la nostra analisi, con gli ultimi avvenimenti, si è dimostrata persino benevola e incompleta".
"Se a Beppino è stata conferita la cittadinanza onoraria lo stesso trattamento andrebbe allora riservato a tutti coloro che vivono quotidianamente delle tragedie familiari -si legge in una nota del sen. Achille Totaro (PDL)- che assistono con amore e premura i propri cari malati e alle Suore Misericordine, che per tanti anni si sono prese cura di Eluana. La decisione del Consiglio comunale di Firenze è vergognosa ed esecrabile.

Una strumentalizzazione politica di un tema come quello della dignità e del rispetto della vita. Il centrosinistra a Firenze sfrutta qualsiasi occasione per una mera propaganda politica, asservendo i principi morali agli interessi di partito. Lo ritengo uno spregevole progetto di manipolazione di un dramma personale da parte di una sinistra oramai allo sbando e che ha smarrito ogni principio etico. Un affronto per Firenze, per la Toscana e per tutti coloro che, pur vivendo drammi simili, scelgono sempre e comunque la vita".

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