Lo sport educa. Ma lo sport spesso manca di memoria, soprattutto nei più giovani, ed è questo l'obiettivo del progetto promosso tre anni fa dal Museo del Calcio di Firenze e subito sposato dalla Regione Toscana, a cui nel tempo si sono poi aggiunti il Coni, l'Unione Stampa Sportiva, la Rai e, di volta in volta, le varie province toscane. Un progetto sulle “Memorie dello sport”, per educare gli studenti di medie e superiori attraverso le storie, le sfide (le vittorie ma anche le sconfitte, altrettanto educative) dei campioni e degli sportivi toscani del passato, magari raccontate da loro stessi.
L'appuntamento di domani è a Livorno, alle 10 all'auditorium della Cassa Edile di via Piemonte, di fianco alla sede del Coni, prima t appa del giro in cinque province (Livorno, Massa Carrara, Grosseto, Pisa e Siena) che si svolgerà nel mese di marzo e che conclude il progetto triennale iniziato nel 2007, con l'ambizione di puntare a costruire nel tempo una vera e propria 'galleria della memoria' dello sport toscano. Firenze è stata il teatro dell'evento di tre anni ed ospiterà il 30 marzo di quest'anno la giornata conclusiva.
Le altre quattro province (Arezzo, Pistoia, Prato e Lucca) hanno ospitato gli eventi dell'anno scorso. Lo sport è pieno di fatti, episodi ed aneddoti. Si possono raccontare le storie per ricordare gesta e grandi imprese, ma anche per spiegare valori importanti anche al di fuori dell'ambito sportivo. Ed è questo lo scopo del progetto. A Livorno domani sono attesi almeno duecento studenti delle scuole medie e del primo ciclo delle superiori della città: in 'cattedra', per un paio di ore, i campioni che racconteranno le loro imprese, tutti livornesi (di nascita o acquisiti).
Ci sarà Alessandro Fantozzi, 48 anni, cestista che fu il capitano della Libertas di Livorno nella finale del quasi scudetto del 1989 contro l'Olimpia Milano, giocatore di basket che a dispetto del grandissimo talento ha vinto pochissimo: argento agli Europei di Roma del 1991, coppa Korac nel 1992, esordio con la maglia amaranto e per venti anni nella massima serie. A lui è stato intitolato il palasport di Capo d'Orlando, in Sicilia. Ci sarà Marcello Dani, 78 anni, un Europeo e campione d'atletica leggera per cinque anni in azzurro dal 1951 al 1955.
Ci saranno anche Mario Montano, olimpionico e medaglia d'oro nella sciabola ai mondiali del 1973 e 1974, padre di Aldo junior e figlio di Aldo senior, tricolore nel 1935 e argento alle olimpiadi di Berlino e Londra. La sua storia, considerata la comune passione di una manciata di cugini, è quella di un' intera famiglia consacrata alla scherma. A parlare ai ragazzi saranno anche la pattinatrice a rotelle Letizia Tinghi, sei volte medaglia d'oro ai campionati mondiali dal 1993 al 1997, premiata nel 1998 con il Pegaso dello sport dalla Regione, e Mauro Lessi, storico capitano del Livorno negli anni '60, il giocatore amaranto con più presenze (ben 368).
Dopo l'appuntamento di domani a Livorno, “Memorie dello sport” farà tappa a Pisa (il 9 marzo), quindi Grosseto (11 marzo), Massa Carrara (19 marzo) e Siena (21 marzo). Con altri ragazzi e altri campioni.