I lavori in corso per la realizzazione di 36 appartamenti di lusso nel Palazzo Tornabuoni hanno comportato modifiche rilevanti alle caratteristiche architettoniche e tipologiche dell'edificio? L'amministrazione comunale è intervenuta e ha svolto accertamenti per verificare la conformità dei lavori rispetto alle DIA concesse? Sono le domande principali che Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà, ha rivolto al sindaco con una interrogazione urgente per conoscere l'iter urbanistico che ha portato alla ristrutturazione di Palazzo Tornabuoni, nell'omonima via, dove dal 2005 sono in corso lavori in quella che una volta era la sede di Banca Intesa.
Adesso l'intestataria del complesso è l'impresa Tornabuoni srl - collegata al gruppo toscano Fingen dei fratelli Fratini, la stessa dell'albergo extralusso Four Seasons - di cui è legale rappresentante Iacopo Mazzei.
De Zordo ha presentato l'interrogazione in considerazione del valore storico e architettonico del palazzo rinascimentale, costruito verso la metà del XV secolo su disegno di Michelozzo.
Unaltracittà sottolinea che dal 2005 sono state presentate ben nove dichiarazioni di inizio attività (DIA) mentre l'unico Nulla Osta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio di Firenze-Prato-Pistoia risale al 15/6/2005.
Con l'interrogazione si chiede anche se i lavori relativi alla varie DIA si sono effettivamente conclusi entro la scadenza dei 3 anni previsti e cosa prevede il Nulla Osta rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio di Firenze.