Firenze– Acli Toscana, tramite un proprio appello, inviato per primi all’Arcivescovo di Firenze Mons. Giuseppe Betori, al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al Presidente del Consiglio Regionale On. Riccardo Nencini, e al Forum del Terzo Settore dice “no” alla tassa sui permessi di soggiorno e fà presente che le esauste finanze dello Stato non si rinsanguano certo colpendo i più poveri, i più emarginati. Acli Toscana ritiene che sia un atto politico inaccettabile colpire gli ultimi degli ultimi mentre privilegi e sprechi restano eccessivi nella classe politica e nelle elefantiache strutture istituzionali.
Con questo appello Acli toscana chiede, alla Società Civile di esprimere un chiaro dissenso a questa proposta nata in Parlamento, e allo Stato una maggior tutela per gli immigrati che portano forza lavoro, soprattutto per alcuni settori, di cui il nostro Paese ha sempre più necessità.
“Raccolgo l’appello che mi è stato rivolto da Acli per una maggiore tutela degli immigrati che portano forza lavoro e che rappresentano un arricchimento culturale anche per la nostra Toscana”. Così il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini risponde alle Associazioni cristiane lavoratori italiani che chiedono alle istituzioni un maggiore impegno a difesa dei più emarginati e un no deciso sulla tassa sui permessi di soggiorno.
“E’ inaccettabile – ha aggiunto Nencini – penalizzare gli immigrati, la tassa rappresenterebbe un passo indietro nelle politiche di integrazione. Tra le finalità del nostro Statuto regionale – lo ricordo - si parla di accoglienza solidale delle persone immigrate, secondo i principi del pluralismo delle culture, del reciproco rispetto e dell’integrazione sociale”.