Firenze– E’ stata approvata a maggioranza la legge che riunisce in un testo unico gli atti che disciplinano i vari aspetti del trattamento economico e previdenziale per consiglieri e componenti la Giunta regionale.
Con il testo unico si semplifica il quadro normativo e si introduce una sola fonte normativa a fronte delle quindici vigenti che vengono, contestualmente, abrogate.
Il testo unico si configura come sostanzialmente compilativo anche se nell’opera di riordino è emersa l’opportunità di innovazioni alla disciplina in vigore.
Tra le novità: l’adeguamento automatico della trattenuta complessiva obbligatoria da operarsi sull’indennità di carica; la sospensione del trattamento indennitario complessivo a causa dell’elezione al Parlamento nazionale o europeo, o a un diverso consiglio o giunta regionale; l’espressa previsione dei termini di cessazione di corresponsione delle indennità e dei rimborsi spese, distinti per fine della legislatura e per cessazione della carica nonché per le diverse tipologie di carica ricoperta in Consiglio o in Giunta.
Per quanto concerne il trattamento previdenziale, si richiama l’attenzione su una nuova condizione, più restrittiva, per la reversibilità dell’assegno vitalizio a favore del convivente in rapporto di coppia non sancito da matrimonio: viene ora richiesto che il rapporto di convivenza abbia una stabilità da almeno tre anni.
Discussione animata sull’emendamento, poi respinto, presentato da Marco Carraresi (Udc) con il quale si chiedeva la sospensione dell’assegno vitalizio indiretto in favore del convivente, fatto presente che “senatori e deputati non godono di questa opportunità”.
(bb)