Firenze, 11 dicembre 2008- Un’affascinante mostra dedicata a Giovanni Fattori, il grande maestro livornese del quale quest’anno si celebra il centenario della morte: 26 acqueforti tutte appartenenti a tirature coeve, stampate cioè quando l'artista era ancora in vita.
L’esposizione OMAGGIO A FATTORI. Acqueforti (aperta fino al 31 gennaio 2009) sarà inaugurata alla Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze (via Ricasoli 6-14R) sabato prossimo 13 dicembre alle ore 17, nella storica Saletta appartenente a una delle più antiche librerie antiquarie d'Italia tutt'ora esistenti.
Fondata nel 1875, la Libreria Gonnelli è stata frequentata in passato da illustri personaggi della cultura del calibro di Gabriele D'Annunzio, Giovanni Papini, Ferdinando Martini, Benedetto Croce e Giuseppe Prezzolini.
Anche il pittore Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908) ha rivestito un’'importanza particolare nella storia della libreria fiorentina: insegnante nella vicina all’Accademia di Belle Arti, mandava a vendere all’allora proprietario Luigi Gonnelli le sue tavolette dipinte, che venivano comprate per qualche “cavurrino” (dal nome della banconota da due lire con il ritratto di Cavour).
Quasi sempre almeno un disegno, un'acquaforte o una litografia di Fattori sono apparse nei cataloghi della Libreria Gonnelli contenenti stampe d'autore.
L'attività incisoria dell’artista livornese ha da sempre attirato l'attenzione di numerosi collezionisti e studiosi tra i quali spicca senz'altro la figura di Sebastiano Timpanaro sr, celebre scienziato e storico della scienza, di cui la Libreria Gonnelli ha recentemente pubblicato un corposo carteggio all'interno della sua collana editoriale Carteggi di Filologi a cura del Prof.
Rosario Pintaudi.
E proprio in occasione dell'inaugurazione della mostra OMAGGIO A FATTORI. Acqueforti verrà presentato il libro Sebastiano Timpanaro sr:Carteggio (1911-1949) e Altri Documenti, con una conferenza tenuta dal Prof. Alessandro Tosi dell'Università di Pisa e dalla curatrice Prof. Lucietta Di Paola dell'Università di Messina.