Firenze– Il lavoro come diritto, come etica, come responsabilità, come fattore di crescita e di sviluppo. E ancora: la dignità del lavoro e la sicurezza sul lavoro. Insomma, il lavoro in ogni sua declinazione. E il lavoro è il protagonista della Festa della Toscana 2008, l’appuntamento con il quale il Consiglio regionale e la Regione celebrano, ormai dal 2000, l’abolizione della pena di morte, deliberata dal Granduca di Toscana il 30 novembre 1786. E non è casuale che la sede scelta per l’inaugurazione della Festa 2008 sia la città di Prato, una delle città simbolo del lavoro in Toscana, anche se oggi il suo distretto tessile soffre i drammi di una crisi profonda.
Il via alle celebrazioni sarà dato domenica 23 novembre alle ore 10,30 nell’aula consiliare del Palazzo Comunale di Prato con gli interventi del presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, del vicepresidente della Giunta, Federico Gelli, del sindaco della città, Marco Romagnoli, e del presidente della Provincia, Massimo Logli.
Alla cerimonia inaugurale parteciperanno anche i consiglieri regionali Ambra Giorgi, Bruna Giovannini, Angelo Pollina, Rosanna Pugnalini e Luca Titoni.
Poi, nel pomeriggio, a partire dalle ore 14,30, l’appuntamento più scenografico della giornata: la Grande parata dei gruppi di rievocazione storica della Toscana. Circa 1.500 figuranti sfileranno, in due distinti cortei, per le vie della città (200 dei gruppi di rievocazione della provincia pratese e i restanti 1.300 provenienti dalle altre province della Toscana).
La partenza è fissata dalla Piazza del Mercato nuovo, mentre la conclusione è prevista in Piazza Duomo intorno alle ore 17,00.
La giornata inaugurale della Festa della Toscana 2008 avrà, infine, un’appendice conclusiva al Teatro Politeama, dove alle 21,00 è in programma l’esecuzione del “Requiem” di Mozart. L’esecuzione è affidata all’Orchestra da camera fiorentina e al coro Harmonia cantata, diretti dal maestro Giuseppe Lanzetta. (lm)