“Prima Firenze! Si apre il sipario sul futuro”: è questo il titolo del tour che vedrà impegnato Matteo Renzi, candidato sindaco alle primarie del Pd, da lunedì a venerdì prossimi in cinque teatri cittadini, uno per ogni quartiere, uno per giorno, per presentare il programma. «Il teatro è un luogo bello - dice Matteo Renzi -, un luogo magico e importante nella storia di Firenze. Nel teatro siamo donne e uomini e non semplicemente gente». «A teatro - continua Renzi - racconteremo la Firenze che immaginiamo e da lì partirà la nostra grande sfida per portare energia nuova nel Palazzo Vecchio».
Il primo appuntamento è al Teatro di Rifredi (via Vittorio Emanuele, 303) lunedì alle ore 18. Tutti gli altri incontri si terranno alle ore 21: Matteo Renzi sarà al Teatro del Cestello (Piazza del Cestello) martedì, alla Sancat (via del Mezzetta, 1) mercoledì, al Florida (via Pisana, 111/r) giovedì e al Teatro dell’Affratellamento (via Giampaolo Orsini, 73) venerdì. «Siamo noi quelli che stiamo aspettando - afferma Renzi -. Siamo noi il cambiamento di cui abbiamo bisogno. Riusciremo a vincere se tutti insieme porteremo un contributo di idee, di suggerimenti, di passione e di proposte.
Nessuno deve sentirsi escluso».
Con una relazione intensa e coinvolgente ma allo stesso tempo lucida ed articolata, Simone Bezzini, segretario provinciale del Partito democratico ha annunciato alla platea dell'assemblea provinciale del Pd, riunitasi oggi sabato 14 novembre, presso l'auditorium della Confesercenti a Siena, la sua disponibilità a iniziare percorso per la selezione della candidatura del Partito democratico a presidente della provincia. Per oltre trenta minuti Bezzini ha intrattenuto gli oltre duecento democratici presenti, facendo un'ampia analisi dei tanti cambiamenti in corso, ma analizzando a fondo anche le questioni più importante aperte nel nostro territorio.
La scelta di candidarsi alle corsa per la presidenza della Provincia. "In questi mesi – ha sottolineato Simone Bezzini - ho ricevuto da tante persone e, anche da molti di voi, sollecitazioni a candidarmi. Ho riflettuto molto, anche in maniera travagliata e qualche volta tormentata, ho ascoltato tanti dirigenti e tanti militanti che mi hanno voluto manifestare la loro opinione, talvolta anche critica o dubbiosa. Qualcuno può anche pensare che la mia decisione sia stata presa tanto tempo fa ma molti di voi sanno quanto, anche nelle settimane scorse, io abbia riflettuto sulle implicazioni delle mie scelte.
Ho sentito forte il peso della responsabilità che deriva dall'essere il segretario di un partito che, in questo territorio, raccoglie i consensi più alti in Italia e al quale tanta gente guarda ancora con attenzione. "Non vi nascondo – ha aggiunto Bezzini - che l'appello firmato da molti voi, nei giorni scorsi, mi ha dato quella spinta in più e quel coraggio necessario a venire oggi di fronte a questa platea per farvi partecipi della mia decisione. E' un atto di rispetto nei confronti di questa assemblea, che mi ha eletto e alla quale ho il dovere di rispondere anche per il ruolo che svolgo.
Sono quindi disponibile a sottopormi al percorso per la selezione della candidatura del Partito democratico a presidente della provincia". Il segretario del Pd senese ha poi evidenziato i motivi che lo hanno spinto a candidarsi: "La mia scelta è dettata da tre motivi principali. Il primo nasce dalla mia voglia di misurarmi, in prima linea, con quei cambiamenti sociali ed economici che stanno mutando la pelle dei nostri territori. Una sfida difficile ma che allo stesso tempo mi appassiona e mi dà la giusta carica.
Il secondo motivo è legato alla voglia di costruire quella visione e quel progetto, di cui vi ho parlato prima, che saranno le basi di partenza per trasformare l'attuale fase di difficoltà in opportunità per il futuro. Una visione e un progetto che io considero indispensabili sia per la comunità senese che per questo partito che, su questi elementi, sarà chiamato ad elaborare una parte fondamentale della sua d'identità e del suo profilo. Il terzo motivo, strettamente connesso agli altri due, ha a che fare con la possibilità di provare a interpretare e tradurre in azione concreta quella visione del domani, che stiamo provando a costruire insieme.
Nelle prossime settimane, anche io, come gli eventuali altri candidati, sarò chiamato a manifestare i miei intenti. Da una parte sulla base del quadro che si delineerà, rispetto al percorso di selezione delle candidature dall'altra sulla base delle tappe che ci porteranno verso la nostra conferenza programmatica".