FIRENZE – Un Caterpillar che nessuna squadra riesce a fermare. Questa è anche quest’anno la Fiorentina Waterpolo che si è imposta, senza problemi, anche sul Plebiscito Padova per 11-7 (parziali: 2-0, 2-0, 3-5, 4-2). Solo un momento di pausa, nel terzo periodo, con le ragazze di Sellaroli che hanno tentato una disperata rimonta, subito rientrata anche grazie alle “sfuriate” di De Magistris che poi è stato espulso per proteste a 20” dalla fine a causa della doppia espulsione definitiva, per limite di falli, di Cotti e Frassinetti.
la supremazia gigliata non è mai stata messa in discussione ed anche in fase difensiva la Gigli si è nuovamente superata parando un rigore alla Pavan nel quarto tempo, a dimostrazione dell’ottimo stato di forma. Da sottolineare come quest’anno, senza Mercedes Stieber, tutte le ragazze sono state responsabilizzate ed un po’ tutte vanno al gol. Doppiette per Lavorini, Casanova, Dravucz, Frassinetti. In gol la Biancardi, su penalty, Cotti e Fagioli. La squadra gira bene e deve solo trovare più continuità in gara cercando di non concedere troppo alle avversarie.
Del resto la prova della verità le ragazze di De Magistris l’avranno nel prossimo turno infrasettimanale, mercoledì 3 dicembre, nel big match contro l’Orizzonte Catania. Realmente sfortunata, invece, la Rari Nantes Florentia sconfitta di misura a Bologna. Le felsinee si sono imposte 14-13 (parziali: 3-3, 3-2, 3-3, 5-5) grazie all’unica rete in più fatta nella seconda frazione e che, alla fine, è costata tre punti. Le Rari girl, vera rivelazione del torneo si sono dimostrate ancora una volta all’altezza della situazione con la Maspi a segno con un poker di reti (2 su rigore), una tripletta per la Bartolini e la Canetti, una doppietta per Lucia Giannetti ed un gol della giovane Giachi.
A fare la differenza, inutile nasconderlo, la Vasil’eva autrice di ben cinque delle reti bolognesi. Una giocatrice che, veramente, fa la differenza. Uscite per limite di falli Reviglio per il Bologna e Ceccarelli e Travelli della Florentia nel quarto tempo.
Simone Spadaro