Il Fotoamatore comincia ad avere fame di punti. La sconfitta subita sabato scorso sul campo del Cus Cagliari era in parte preventivata e non ha lasciato particolari strascichi nel team gigliato. La classifica è ancora sufficientemente corta per permettere di recuperare posizioni. Infatti a parte la capolista Pontedera (a punteggio pieno) e la coppia Cus Cagliari, Consum.it Siena che segue a ruota con 8 punti, le altre 11 squadre sono tutte racchiuse in 4 punti (tra 6 e 2 punti). Il Fotoamatore avrebbe quindi la possibilità di risalire la classifica ma deve cominciare a sfruttare tutte le opportunità che si presenteranno.
Il prossimo turno di campionato potrebbe offrire, sulla carta, una di queste opportunità. Ospite del Palazzetto di S.Marcellino (sabato 8 novembre ore 18.45) sarà infatti il Cus Chieti che precede il Fotoamatore di soli 2 punti. La squadra abruzzese è reduce da una sconfitta casalinga contro Siena ed ha raccolto i suoi 4 punti con Napoli ed Alghero. L'incontro di sabato riporterà le atlete gigliate indietro nel tempo a circa un anno e mezzo fa quando, nel giugno 2007 in quel di Civitavecchia, Il Fotoamatore chiuse gli spareggi per la promozione in A2 proprio con la partita contro il Cus Chieti.
Ambedue le squadre avevano già, in base ai successi riportati nelle prime due giornate degli spareggi, la promozione in tasca e più che un match di pallacanestro fu una festa. Ben diversa sarà l'atmosfera sabato sera con ambedue le compagini desiderose di uscire dalla zona calda e pericolosa della classifica. Il Fotoamatore si presenterà con l'organico al completo, organico nel quale D'Erasmo e Corsi hanno già raggiunto un ottimo standard, Fabbri, Grillo e Palacios hanno fornito prestazioni alterne, Villa è sbocciata nell'ultima giornata, mentre Conti, Giancane e Stefanini sono ancora oggetti misteriosi.
E' proprio dal risveglio di queste ultime che può dipendere il cambio di marcia della formazione gigliata. Di fronte si presenterà un Cus Chieti con quattro punte di diamante (Cardinale, De Biase, Diodati e la straniera Urhova) in grado di mettere in difficoltà qualsiasi compagine avversaria. Alla difesa gigliata, ultimamente non particolarmente ermetica, l'arduo compito di ergere un muro nei confronti di queste pericolose tiratrici.