Ancora prima di parlare della gara bisogna evidenziare l’atmosfera in cui si è svolto l’incontro fra le due squadre. Un palasport, quello di Ostuni, gremito in ogni ordine di posti da fare invidia anche alle squadre della massima serie, che ha fatto da degna cornice ad una gara di basket, bella e combattuta, che si è risolta solo negli ultimi 100 secondi. Purtroppo la SmartHouse Mabo non è riuscita a concretizzare nei due punti una partita che sembrava potesse fare propria quando a quattro minuti dalla fine del terzo tempino si era portata sul +9 su un Ostuni intontita che si è dovuta aggrappare all’indole del suo condottiero Morena per riuscire, prima, a ribaltare quel parziale e poi a gestire al meglio le ultime battute di gioco.
Firenze ha avuto, però, il grande merito di avere fatto paura alla squadra col potenziale offensivo più forte del campionato soprattutto sull’inviolato parquet di casa. I ragazzi di Lambruschi hanno messo in campo una reattività ed una aggressività che, anche se non ha fruttato i due punti nell’immediato, può sicuramente essere di conforto in ottica salvezza. Coach Putignano, invece, deve accendere più di un cero a Morena (31 punti) che, dall’alto dei suoi 38 anni, ha cantato e portato la croce anche quando è dovuto tornare forzatamente in campo al posto di Camata gravato di 4 falli.
I giovani “discoli” di Lambruschi, ben sorretti da Romboli e Capuano, hanno messo in difficoltà i grandi vecchi di Ostuni tanto che l’allenatore ostunese è dovuto ricorrere all’apporto della sua linea verde, sin qui poco sfruttata, per limitare le controffensive gigliate. SmartHouse Mabo, dunque, in grado di fare la voce grossa quando serve come quando è riuscita a contenere il tambureggiante ritorno dei pugliesi che, in pochi minuti, avevano operato il sorpasso passando da -9 (47-56) a +5 (73-68) a cinque minuti dalla fine.
Sembrava un film già visto, soprattutto la scorsa stagione, ma Capuano ed una tripla con i fiocchi di Cortesi riportavano quella parità su cui la gara ha viaggiato fino a 100 secondi dalla conclusione. La vittoria di Ostuni, va specificato, passa anche attraverso tre palle perse in attacco, nel “giro” di 60 secondi, da parte della squadra gigliata (un fallo e due infrazioni di passi) proprio nelle azioni che potevano regalare alla SmartHouse Mabo quel vantaggio decisivo che avrebbe sancito una sacrosanta vittoria.
Purtroppo per Firenze così non è stato ed Ostuni ha ribadito la dura legge del Palasport della “Città Bianca”. Ital Green Ostuni-SmartHouse Mabo Firenze 89-81 ITAL GREEN OSTUNI (20/34 da 2; 6/15 da 3): Morena 31 (8/13, 3/5), Bonessio 15 (4/6), Labella 17 (4/6, 0/1), Negri 8 (1/3, 1/1), Camata 2 (1/2), Avenia 9 (1/3, 1/5), Caloia 2 (1/1), Romano (0/1 da 3), Gentile 5 (1/2 da 3), Marseglia ne. Coach: Giovanni Putignano SMARTHOUSE MABO FIRENZE (14/29 da 2; 9/20 da 3): Verri 4 (0/1, 0/1), Cohen 7 (1/3, 1/3), Mercante ne, Romboli 20 (4/8, 2/5), Cortesi 8 (1/2, 2/4), Colombo 5 (2/2), Novi 5 (1/3), Capuano 14 (3/5, 2/3), Andreaus 14 (1/4, 2/4), Bosio 4 (1/1).
Coach: Gianni Lambruschi Arbitri: Nicola Ranaudo di Milano e Filipoimin Nikolopoulos di Pavia NOTE: Parziali: 21-19, 19-22, 26-24, 23-16. Tiri liberi: Ostuni 31/39; Firenze 26/32 Rimbalzi: Ostuni 31 (21+10; Morena 10); Firenze 25 (17+8; Andreaus 6). Palle recuperate: Ostuni 22 (Gentile 3, Morena 3, Negri 3); Firenze 23 (Cortesi 4). Palle perse: Ostuni 23 (Labella 5); Firenze 22 (Romboli 4). Assist: Ostuni 12 (Labella 4); Firenze 7 (Cohen 2). Usciti per 5 falli: Andreaus e Cortesi MVP: Domenico Morena (Ital Green Ostuni)