“Gli spazi della parola: incontri di filosofia e letteratura”. È questo il titolo dell’iniziativa organizzata dall’associazione Quinto Alto e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze che inizierà lunedì 3 novembre e si protrarrà fino ad aprile 2009 in tre luoghi della città: Gabinetto Vieusseux, Biblioteca delle Oblate e Giardino dei Ciliegi. Perché rileggere Moby Dick di Melville e la Fenomenologia dello spirito di Hegel? Perché la filosofia ha bisogno della quotidianità e viceversa? Sono questi, tra gli altri, gli interrogativi che si pone il percorso culturale Gli spazi della parola: incontri di filosofia e letteratura che, per sei mesi e attraverso un linguaggio quanto più possibile trasparente, stimolerà un confronto critico con la contemporaneità.
Gli incontri saranno tenuti da filosofi e letterati provenienti da tutta Italia e mossi dal comune progetto di costruire uno spazio di riflessione e di proposta culturale aperto, vivace, svincolato dalle mode e dai condizionamenti mediatici ed editoriali. Inaugurazione lunedì 3 novembre alle ore 17 presso la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux (Palazzo Strozzi) con le “Conversazioni di Deleuze”, che prevede la proiezione dell’intervista filmata Abécédaire di Gilles Deleuze (verranno proiettati due brani dai titoli “Letteratura” e “Stile”), con gli interventi di Ubaldo Fadini, Katia Rossi e Paolo Vignola.
Secondo appuntamento lunedì 24 novembre (ore 17, la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux) con l’incontro “Rileggere la Fenomenologia dello spirito” di Hegel che vedrà il traduttore Gianluca Garelli dialogare con Maria Moneti e Dimitri D’Andrea.
Si prosegue il 1 dicembre alle ore 17 con l’incontro su “Moby Dick” con il traduttore Alessandro Ceni, il filosofo Bruno Accarino e il professor Alex Falzon.
Dal 15 dicembre al 26 gennaio l’itinerario filosofico-letterario continua al Vieusseux con “Sguardi su Dante filosofo”, ciclo di incontri sul sommo poeta con le letture e i commenti del filosofo Marino Rosso. Gli spazi della parola: incontri di filosofia e letteratura si sposta alla Biblioteca del Oblate dal 6 febbraio al 27 marzo.
“Perché poeti in tempo di povertà?”: un percorso che, a partire dal radicale interrogativo di Hölderlin sulle ragioni attuali della poesia, propone la rilettura di momenti fondamentali della lirica moderna dal Romanticismo ai contemporanei, con la partecipazione, tra gli altri, di Stefano Giovannuzzi, Caterina Verbaro, Vittorio Biagini, Brenda Porster e Paolo Maccari. Dal 9 marzo al 6 aprile, il Vieusseux accoglierà “La filosofia e l’altro”, proposta già avviata la passata stagione, che promuove (come indicato dal titolo) confronti tra filosofi e rappresentanti di altri ambiti culturali.
Avremo così “Filosofia e Vita” (il 9 marzo con Eleonora Augruso, Carmen Cini e Lucia Liguori), “Filosofia e Pensiero Critico” (16 marzo con Bruno Accarino, Stefano Berni e Silvano Cacciari), “Filosofia e Antipsichiatria” (23 marzo con Paolo Tranchina e Alberto Zino), “Filosofia e Design” (30 marzo con Fulvio Carmagnola, Patrizia Mello e Marco Zito) e “Filosofia e Noir” (6 aprile con Francesco Galluzzi, Mario Pezzella e Katia Rossi).
Vanno segnalati poi il convegno “Immaginazione, individuazione, istituzioni” che si terrà il 18 aprile, pomeriggio e sera, presso il Giardino dei Ciliegi, con l’intervento, tra gli altri, di Saverio Caponi, Ubaldo Fadini, Giuseppe Gulizia, Fausto Moriani e Andrea Sartini; e l’incontro del 2 marzo sull’edizione commentata del Più antico programma di sistema dell'idealismo tedesco (testo fondamentale, all’incrocio tra il pensiero poetante di Hölderlin e i futuri sistemi di Hegel e Schelling) con il curatore Leonardo Amoroso e Paolo Godani.