Il Pil sarà a -0,1% nel 2008 e -0,2% in 2009. Secondo Leipold, direttore del Dipartimento europeo: ''il Governo agisca. Il problema è strutturale non congiunturale. Servono riforme e liberalizzazioni che il Governo è in grado di fare. Gli aiuti di Stato non sono la scelta giusta''. E il numero uno di Bankitalia, Draghi, conferma: ''Calano i consumi per l'erosione del reddito''.
Esauriti i fondi della Cassa Integrazione Straordinaria per il calzaturiero. Ad usufruire degli ammortizzatori sociali (6 milioni di euro nel solo biennio 2006-2007 provinciali oltre ai fondi regionali del 2008) per far fronte alla crisi già tre anni fa sono state 121 imprese con 671 addetti per un totale di 2.966 settimane.
Dal 1 novembre i lavoratori del calzaturiero non potranno più contare sull’80% dello stipendio. Una situazione drammatica – spiega Cna Lucca che ha partecipato all’ultima commissione per la firma degli accordi di lunedì - dove resta, come alternativa percorribile e ultima in attesa di tempi migliori e di nuove politiche di rilancio, l’utilizzo del fondo regionale Ebret (Ente Bilaterale Regionale Toscana) che permette però di coprire “solo” il 40-50% del salario invece dell’80% garantito dal regime di Cassa Integrazione.
“Sono esauriti tutti i fondi – spiega Stephano Tesi, Direttore Cna Provinciale – e l’unica soluzione al momento, per garantire un salario, se pur ridotto ulteriormente, è quella dell’Ente Bilaterale.
Non ci sono alternative perché sono esauriti sia i fondi provinciali che regionali. Come Cna a livello nazionale, prima di tutto, ci impegneremo a garantire nella prossima finanziaria un rifinanziamento della Cassa Integrazione per il settore calzaturiero, oppure, in alternativa la riforma rapida degli ammortizzatori sociali come preannunciato dal ministro Sacconi ma in attesa delle “mosse” del Governo centrale e delle contromisure per scongiurare una crisi ancora più nera dobbiamo reagire”.
Cna ha stilato una lista delle priorità per rilanciare definitivamente il comparto che deve uscire da questa fase di stallo.
Sette i punti da attuare da qui ai prossimi mesi che prevedono lo studio e la creazione del marchio regionale e la realizzazione della cittadella della calzatura per radicare, consolidare e qualificare ulteriormente il comparto. Compiti che devono essere portati avanti dal Comitato di Distretto Calzaturiero che resta lo strumento più adatto a fare da collettore. “Per un rilancio definitivo del comparto calzaturiero – spiega ancora Tesi le sette mosse di Cna – si deve prima di tutto attuare, da subito, dei progetti di qualificazione, riconversione e formazione professionale rivolti al personale in cassa integrazione, e agli imprenditori e aumentare la qualità del prodotto attraverso un maggiore trasferimento tecnologico e della ricerca che siamo convinti essere centrale in un mercato sempre più concorrenziale e competitivo.
L’altro punto fondamentale resta l’elaborazione di politiche di marketing e di aggregazione delle imprese (reti) per la ricerca di nuovi mercati perché non si può più lasciare alla fantasia e laboriosità delle imprese un compito oggi deve essere scientifico, calcolato e ben pensato”. Ma per Cna sono prioritari anche investimenti come quello per lo studio e la creazione di un marchio “globale” che raduni sotto la stessa bandiera tutte le imprese della Toscana legate al mondo del calzaturiero e la cittadella, infrastruttura di raggruppamento per favorire connessioni e scambi tra le imprese.
“Il momento è difficile – sostiene Tesi – e questo è un dato di fatto. Servono misure urgenti e scelte coraggiose per limitare oggi i danni, e garantire a questa nostra eccellenza continuità e prosperità. Con immobilismo e casse integrazioni si garantisce solo la scomparsa di aziende e posti di lavoro”.
La situazione in cui si trova l’economia nazionale, ma in particolare la circostanza venutasi a creare nel contesto valdesano, con le serie problematiche legate al settore del camper, alla crisi del cristallo ,ma anche con la conseguente recessione economica commerciale saranno al centro di un incontro organizzato da Forza Italia Poggibonsi.
L’appuntamento è in programma per venerdì 24 ottobre alle ore 21.30 presso la sala riunioni dell’Hotel Toscana Ambassador di Poggibonsi,. Questo convegno rappresenta anche un importante risultato politico sul territorio e cioè la costruzione, sui fatti, del PDL in Valdelsa ed in provincia di Siena. Parteciperanno i rappresentanti di spicco del PDL regionale e locale che illustreranno considerazioni, idee e progetti per come superare questo empasse economico. Con Annamaria Giorli , capogruppo consiliare del Comune di Poggibonsi di Forza Italia ci saranno, il presidente della commissione di controllo della provincia di Siena e componente del direttivo regionale di AN Lorenzo Rosso, il vice presidente del Consiglio Regionale Angelo Pollina e il Sen.
Achille Totaro che ha recentemente interessato il Governo con una interrogazione parlamentare sulla situazione economica valdelsana.