E' questo lo scopo dell’atteso seminario organizzato da Cna-Ferdemoda per venerdì 11 gennaio. L’inizio – l’ingresso è libero – a partire dalle ore 21,15 presso la sede provinciale in Via Romana n.615/P a cui daranno il loro contributo Letizia Ossoli (Presidente Cna-Federmoda), il professore Silvio Bianchi Martini, autore del libro L’azienda calzaturiera, le prospettive di sviluppo dell’ area lucchese, Giovanni Polidori (Direttore del Centro Servizi Calzaturiero), Roberto Cammisi (Segretario della Camera di Commercio di Lucca) ed il direttore della Cna Provinciale, Stephano Tesi.
Un momento di confronto e di aperto dibattito per cercare di trovare “prospettive” a quello che è un settore in profonda crisi nonostante i segnali di ripresa del 2007: fatturato (+8,1%), produzione (+3,6%), ordini interni (+17,3%) ed esteri (+3,1%).
Una crisi lunga un settennato – perse quasi 200 imprese e 2 mila posti di lavoro (1865 per la precisione) – che ha portato alla necessità di usufruire, nel biennio 2006-2007 per sostenere 87 imprese e oltre 500 addetti, di 6 milioni di euro di Cassa Integrazione Straordinaria.
Altri fondi, pari a 3,5 milioni di euro ma utilizzabili anche per altre province – fa sapere Cna – sono previsti nel 2008 grazie all’accordo siglato il 17 dicembre, dalle parti imprenditoriali, sindacali e istituzionali. Una boccata di ossigeno certamente per l’intero comparto, il quarto in ordine di importanza dopo nautica, cartario, lapideo, con una mano d’opera in prevalenza femminile, e una forte valenza per l’export, oltre il 73,7%, che gli ha permesso di rimanere a galla ma che non può costituire per sempre un bastone su cui sorreggersi.
Al calzaturiero lucchese servono nuove prospettive di fronte alle radicali e improvvise trasformazioni del mercato con l’ingresso tra i competitor dei paesi asiatici e dell’est europeo e la delocalizzazione di imprese made in Italy in aree con minori costi. Il seminario dal titolo “Prospettive del settore calzaturiero” cercherà di essere un nuovo punto di partenza all’interno del quale proporre e allineare nuove strategie di rilancio, a livello internazionale, del distretto.