L’Aquila passa a Firenze conquistando il punto addizionale nel corso dei minuti di recupero. Partono bene gli abruzzesi di fronte ai biancorossi che tardano ad entrare in partita; i primi minuti vedono i locali affrontare la gara senza la coesione necessaria, con iniziative che mancano della coralità dimostrata nelle precedenti occasioni. Ne approfitta L’Aquila, squadra esperta e cinica che trova gli spazi necessari per superare per due volte la linea di meta, con penetrazioni prima di Siddons e poi di Santillo.
Dal quarto d’ora del primo tempo assistiamo ad un lungo monologo dei fiorentini che occupano stabilmente la metà campo avversaria, con lunghi tratti all’interno dei 22 abruzzesi, ma tanto predominio non porta nessuna realizzazione, sono anzi gli aquilani a portare a tre le marcature in un’azione di contropiede. Si riprende con un calcio piazzato di Peens, oggi impreciso 1/5, per poi assistere nuovamente alle generose avanzate dei padroni di casa, che riescono a concretizzare gli attacchi con due mete di Fanelli e Lo Valvo, intervallate da un drop di Sweeney. Frammentario lo svolgimento delle azioni nel corso della ripresa, con gli aquilani che richiedono spesso l’intervento medico, togliendo continuità alle manovre biancorosse.I fiorentini intravedono la possibilità di ottenere un punto di bonus e sfiorano a più riprese la marcatura, ma è ancora Santillo a realizzare alla bandierina, un’azione nata da touche che percorre l’intera linea dei tre quarti. Partita in chiaro scuro per i fiorentini, soddisfatto dell’impegno il tecnico Ghelardi, meno dell’approccio alla gara che ha lasciato agli ospiti la parte iniziale e la mancata attenzione ad alcune indicazioni, soprattutto per quanto concerne la prima linea di difesa. Degli ospiti si conosceva la consistenza degli avanti e la completezza dell’organico, ma il Giunti è riuscito a metterli in difficoltà a più riprese, concretizzando poco rispetto al volume di pressione effettuato. Era dalla stagione 1973/74 che L’Aquila non scendeva al Padovani per gare di campionato, più recente l’ultima contesa di Coppa Italia.
Si termina con gli applausi degli spettatori di una tribuna sempre più colma di appassionati alla disciplina della palla ovale. GIUNTI FIRENZE 1931 – L’AQUILA RUGBY 10/26 Giunti Firenze 1931: Lo Valvo; Bagnolesi (25’Rios); Beretta; Nava; Bastiani; Falleri ( 43’Cintelli); Segundo; Ben Taleb; Santi (50’Boscherini); Zanieri; Nuti (40’Chiostrini); Lacatus; Lunardi (54’Gambineri); Fanelli(70’Leoni); Acosta. All. Ghelardi - Cerchi L'Aquila: Peens; Santillo; Pallotta (65’Carpente); Varrella (44’Menè); Sweeney, Hostiè (80’Fidanza); Corolenco; Cerasoli, Tagliavento; Siddons; Nicolli (54’Cialone); Hodge; Bocchini (75’Lombardi); Comperti, Dolcetto; All.
Di Marco. Arbitro: Pennè (Milano) Marcatori: p.t. 8’mt Siddons(0/5); 15’mt Santillo (0/10); 45’mt Siddons (0/15) s.t. 3’cp Peens (0/18); 12’mt Fanelli (5/18); 30’drop Sweeney (5/21); 35’mt Lo Valvo (10/21); 41’mt Santillo (12/26) Note:pt. 20’giallo Cerasoli; st. giallo Sweeney - Spettatori 600 circa.